
Quello di sabato 19 e domenica 20 maggio passerà alla storia d’Italia recente (ma non solo) come uno dei week end più tristi e maggiormente intrisi di sangue. Sabato mattina, il tragico attentato terroristico che ha coinvolto Brindisi e nel quale ha perso la vita la sedicenne Melissa Bassi studentessa dell’istituto Morvillo Falcone, “colpevole” solo di trovarsi a pochi metri da dove l’attentatore aveva collocato il suo mortale e vile ordigno. Attentato nel quale sono rimasti gravemente feriti anche altri alunni di quell’istituto. Domenica, altro tragico risveglio; stavolta non è stata la mano dell’uomo a sporcare di sangue la propria e altrui coscienza, ma una tragedia che l’uomo stesso ha dimostrato, nei secoli, di non poter combattere ad armi pari: il terremoto. Un violento sisma, nella notte, si è abbattuto sul Nord Italia, colpendo in maniera particolare, sanguinosa e inerme, l’Emilia; in particolar modo il ferrarese e le città di Bondeno e Sant’Agostino. Alle sue spalle si è lasciato vittime e macerie. In uno scenario del genere lo sport passa (sempre) in secondo piano e a Cernusco, sede delle Finali Play Off, si è discusso molto sulla opportunità di giocare o meno. Alla fine, di concerto, si è scelto di giocare. Le bandiere a mezz’asta di questa foto stanno a significare (simbolicamente) la partecipazione di tutto il movimento hockeystico nazionale ai gravi fatti di cronaca che hanno caratterizzato questo triste fine settimana.