Doveva essere una grande occasione per il Cernusco, ma ancora una volta i biancorossi tornano a casa con una nuova sconfitta, tanta delusione e tanti dubbi sul proseguimento del proprio campionato.
I ragazzi di Lambregts erano impegnati sul campo di Rovigo contro la squadra di casa, appaiata al Cernusco in classifica con 4 punti, la squadra ideale quindi con cui tentare di strappare i tre punti e fare un balzo in classifica; sfortunatamente il Cernusco ha fallito ancora una volta l'obbiettivo, raccogliendo la quarta sconfitta, per 3 a 2, al termine di un match duro, combattuto e molto equilibrato. Accade quasi tutto nel primo tempo, quando le squadre si sfidano a viso aperto, dando vita ad un match davvero godibile per l'equilibrio visto in campo, con il Cernusco leggermente più talentuoso ma il Rovigo più affiatato e abile nel gioco di squadra. Il primo brivido è per la difesa veneta, perchè il Ce va vicinissimo al goal, con Scibila che a due passi dalla porta vuota fallisce la più facile delle reti, spedendo la sua deviazione incredibilmente a lato. Le marcature sono aperte dalla squadra di casa alla metà del tempo, con l'attacco del rovigo abile nello sfrutture una marcatura non perfetta per superare Francesconi. Il Cernusco però non si da per vinto e pochi minuti dopo trova il pareggio su rigore, perfettamente realizzato da Barzanò, glaciale nella sua esecuzione. Dopo pochi minuti però arriva il nuovo vantaggio veneto, al termine di un'ottima azione di contropiede che prende d'infilata la retroguardia cernuschese. Non è però il tempo delle lacrime per i biancorossi, che pochi secondi dopo acciuffano di nuovo il pareggio, stavolta con Fossati, bravissimo nell'approfittare di un grave errore della difesa e battere freddamente il portiere. Sul 2 a 2 si chiude il primo tempo, con il Cernusco determinato a conquistare i tre punti e la vittoria, un obbiettivo ampiamente alla portata dei biancorossi. Sfortunatamente il Ce rientro in campo senza il giusto spirito, e pochi secondi dopo un'incomprensione tra Schaminee e Boni porta ad un lungo per il Rovigo e alla successiva rete del 3 a 2 per i padroni di casa. Dopo la nuova rete dei veneti il secondo tempo si rivela un lungo ma disordinato assedio del Cernusco, che però si mostra spesso troppo confusionario e troppo legato alle iniziative personali per essere davvero efficace, perdendo coesione e lucidità col passare del tempo; inoltre col passare dei minuti il Cernusco mostra sempre più di avere i nervi scopeti, a causa anche dei troppi cartellini rimediati, che lasciano spesso la squadra in inferiorità numerica. Nonostante Francesconi riesca ad evitare il cappotto definitivo grazie ad alcune belle parate, il Cernusco non riesce proprio a sfondare il muro veneto, e alla fine i biancorossi si devono arrendere alla sconfitta, una sconfitta che brucia tantissimo per come è arrivata. La contemporanea vittoria del Pisa sul Moncalvo significa l'ultimo posto in classifica per il Cernusco, che ora avrà a disposizione l'ultima giornata di campionato e il match contro il Bologna per lasciare l'attuale posizione che sa tanto di retrocessione. Nell'ultima partita servirà tutto lo spirito del Cernusco per evitare un nuovo cappotto, che lascerebbe la squadra in una crisi da cui rialzarsi sarebbe molto dura. Ma non è il tempo di recriminare sul latte versato, perchè il campionato è ancora lungo, e ci sarà il tempo per recuperare e per migliorare.
Claudio Boni
PROPRIO NON VA
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