Roma, 14 novembre 2011 - Il 12,6% degli Italiani adulti - quasi 6,5 milioni di persone - è a rischio di sviluppare il diabete e, tra loro, solo uno su quattro (26%) ne è consapevole. Inoltre, solo il 50% degli Italiani è a conoscenza del fatto che il diabete possa causare disturbi cardiovascolari, che rappresentano la principale causa di morte legata alla malattia e, detto per inciso, è responsabile di 75.000 infarti del miocardio e di 18.000 ictus ogni anno nel nostro Paese.

Questi e molti altri dati sono il frutto di un’indagine condotta, su un campione di 500 persone rappresentativo della popolazione italiana, dall’istituto demoscopico TNS Gallup per conto di Novo Nordisk. La ricerca è stata presentata oggi in occasione del Changing Diabetes Sport Day organizzato per celebrare la Giornata Mondiale del Diabete, a Roma, nel Salone d’Onore del CONI, da Diabete Italia, Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici-ANIAD, Federazione Italiana Hockey, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio di Ministero della Salute, Ministero dell’Università, della Ricerca e dell’Istruzione, Ministro della Gioventù, Comitato Olimpico Nazionale Italiano, International Diabetes Federation, Associazione Parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione, Italian Barometer Diabetes Observatory, Sport senza Frontiere, con il sostegno non condizionato dell’azienda danese.A presentare il convegno la ex Miss Italia Eleonora Benfatto (oggi giornalista specializzata proprio in salute) e Jacopo Volpi, ViceDirettore di RaiSport e volto noto della televisione di stato.


“Il diabete è una malattia in forte crescita anche nel nostro Paese e riguarda già oggi oltre 3 milioni di persone, il 5-6% della popolazione. Negli ultimi 10 anni il numero di persone colpite da questa malattia è quasi raddoppiato in Italia e questi dati ci fanno capire come la crescita nei prossimi anni sarà esponenziale”, ha detto Umberto Valentini, Presidente di Diabete Italia, l’organizzazione che raccoglie al suo interno le principali associazioni di volontariato fra persone con diabete e le società scientifiche della medicina specialistica, generale e dei professionisti sanitari coinvolti nella cura e nell’assistenza. “E’ fondamentale intervenire subito con un’attenta opera di prevenzione, volta a migliorare le conoscenze e gli stili di vita dei nostri connazionali”, ha proseguito.


Attenzione alla dieta e all’attività fisica per battere sul tempo il diabete: è il tema della Giornata mondiale 2011, che si celebra ogni 14 novembre. E’ infatti scientificamente dimostrato come la pratica regolare di esercizio fisico migliori la glicemia, la pressione arteriosa e riduca la mortalità per qualunque causa: tanto è vero che il “muoversi” è sempre uno dei primi consigli di ogni medico. Curioso notare, tuttavia, ancora secondo l’indagine TNS Gallup, come il 58% degli Italiani ad alto rischio di diabete, pur pensando che la sedentarietà ne aumenti la probabilità, si “muova” meno della media della popolazione: 3 ore alla settimana contro 5 ore alla settimana.

“Per ricordare quanto l’attività fisica, sotto forma di sport agonistico, amatoriale o di semplice abitudine per tenersi in forma, sia importante per prevenire il diabete o curarlo, perché migliora molti parametri biologici come glicemia, trigliceridi, colesterolo HDL e complessivamente il rischio cardiovascolare, favorisce un ottimale stato psicologico riducendo i livelli di ansia e la depressione, rinforza l'autostima, abbiamo voluto organizzare questa manifestazione nella sede della Comitato Olimpico Nazionale”, ha spiegato Gerardo Corigliano, Presidente dell’Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici (ANIAD).
A fare gli onori è stato il VicePresidente Vicario del CONI, Riccardo Agabio, che ha voluto ringraziarela FIH per l’impegno profuso nel corso degli anni alla causa del (felice) connubio tra Sport e Salute. A rappresentare la Federazione, Fabio Pagliara, Segretario Generale della FIH, federazione partner di Novo Nordisk dal 2006 e fomite di questa iniziativa presso il Salone d’Onore del CONI: “La Federazione Italiana Hockey ha sempre prestato grande attenzione al rapporto tra sport e salute e promosso iniziative utili alla conduzione di un corretto stile di vita. Ci sono molti atleti che, nonostante il diabete, eccellono nelle varie discipline, hockey compreso, a dimostrazione di come sia importante e utile applicare tale principio”.
Nel corso della manifestazione sono stati presentati numerosi progetti e imprese, pensati e portati a termine da persone o atleti con diabete: dal trekking sull’Etna (Un vulcano di energia), alla cavalcata sulle orme dei Promessi Sposi (Il mio amico cavallo), alle imprese ciclistiche (Tirreno-Adriatico - Coast to coast, le Fiandre e il Giro d’Italia), all’atletica leggera (DiAtletica), alle immersioni (Diabete e subacquea), al calcio (Diamo un calcio al diabete), sino all’impegno della Nazionale Italiana di Hockey su prato e del team ciclistico professionista “Acqua e sapone”, che portano in giro per il mondo il messaggio che il modo in cui il diabete viene percepito e affrontato si può cambiare: Changing Diabetes.

L’incontro ha avuto il suo momento conclusivo nella consegna del  premio “Changing Diabetes per lo Sport 2011” a 8 atleti con diabete, che si sono particolarmente distinti per meriti sportivi e sociali:  Emanuele Greco (hockey), Vittorio Fargnoli (rugby), Damiano Julio (nordic walking) Marco Mangiarotti (triathlon), Emanuele Marino (boxe thailandese), Nicola Marsella (pallavolo), Livia Nicolucci (pattinaggio), Federica Varbella (ciclismo).
“Il Changing Diabetes Sport Prize è una delle numerose iniziative del progetto internazionale Changing Diabetes promosso da Novo Nordisk per imprimere una svolta concreta al modo di guardare al diabete e alle persone che ne soffrono, che devono essere al centro del sistema di assistenza e di cura. Intende valorizzare la motivazione di atleti che trovano, nella loro condizione un ulteriore sprone per dimostrare che la persona con diabete non è diversa, anzi in moltissimi casi è migliore”, ha commentato Lorenzo Mastromonaco, Vice Presidente per l’Europa di Novo Nordisk.

Un premio “speciale” Changing Diabetes per lo Sport 2011 è stato conferito, inoltre, alla Federazione Italiana Hockey, rappresentata da Roberto Da Gai (allenatore della Nazionale maschile di Hockey su prato), Fabrizio Federici (portiere della Nazionale Maschile di Hockey su prato, eletto miglior goalkeeper del Championship III svoltosi a Catania lo scorso luglio) e Sergio Rossi (Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti della FHI) per l’importante e continuo sostegno concesso alla causa sport-salute.

jQuery(window).on('load', function() { new JCaption('img.caption'); }); jQuery(document).ready(function(){WfMediabox.init({"base":"\/","theme":"standard","width":"","height":"","lightbox":0,"shadowbox":0,"icons":1,"overlay":1,"overlay_opacity":0.8,"overlay_color":"#000000","transition_speed":500,"close":2,"scrolling":"fixed","labels":{"close":"Close","next":"Next","previous":"Previous","cancel":"Cancel","numbers":"{{numbers}}","numbers_count":"{{current}} of {{total}}","download":"Download"}});}); jQuery(function($){ initTooltips(); $("body").on("subform-row-add", initTooltips); function initTooltips (event, container) { container = container || document;$(container).find(".hasTooltip").tooltip({"html": true,"container": "body"});} });