Sono passate oltre due settimane dallo svolgimento della finali del campionato argentino, ma da Cordoba ci è arrivato il bel racconto di quelle gare. Le ha scritte il catanese Domenico Cosentino e le pubblichiamo volentieri, certi che possano interessare gli appassionati della nostra disciplina.

Da sabato 10 a domenica 11 settembre a Cordoba è andata in scena la “final four” della Liga A Argentina. A contendersi il titolo, i padroni di Casa del Jockey Club Cordoba, Club Universitario (Cordoba), Banco Provincia e Geba (tutte e due di Buenos Aires).
Il programma prevedeva il sabato le due semifinali Geba - Jockey e Banco - Universitario.
Nella prima partita Geba ha avuto la meglio sul Jockey per 3-2: non c’è stata molta differenza tra le due squadre e a giocare un ruolo fondamentale è stato il cinismo (in fase realizzativa) della squadra capitolina, capace di sfruttare tutte le occasioni capitategli.

LA GARA. Al quarto minuto è subito Jockey, che con Joaquin Coelho sfiora il palo, poi però alla prima vera occasione Geba passa in vantaggio con un gol di Anaya al 11’. Si va cosi al riposo con il risultato di 1-0. Il secondo tempo comincia subito con il Geba all’attacco: il 2-0 arriva con Camacho, dopo una splendida azione manovrata. Da questo momento in avanti però è il Jockey a fare la partita e va vicino al gol dapprima con Nicolas Coelho (che, al 5’ della ripresa, su una respinta non trova la porta per poco), poi con Andres Rodriguez un minuto più tardi. Al 12’ stavolta è il palo a dire di no al Jockey, dopo una straordinaria invenzione di Joaquin Coelho. A metà ripresa - e nel miglior momento del Jockey - Geba prima non trova il gol (anche grazie a due ottimi interventi del portiere cordobese Sebastian Coelho), poi passa per la terza volta con Fernando Bonet. Il Jockey non si rassegna e continua a macinare gioco e azioni pericolose, purtroppo però riesce a concretizzare le molte palle gol solo nei minuti finali, con Joaquin Coelho al 34’ e con Miguel Rivera che converte un corto allo scadere.

Nella seconda semifinale si sono affrontate Banco Provincia e Club Universitario.
LA GARA. Dopo alcuni minuti di studio ad affondare il colpo è il Banco Provincia, che con Leonardo Deambrossi apre le marcature; l’Universitario non riesce a reagire e la partita, molto tattica, si gioca a centrocampo. Al 27’, però, è ancora Banco ad andare in gol dopo una splendida azione, cominciata da Matias Rossi che con un Flick dai suoi “ventidue” trova libero a limite area avversaria Ezequiel Sosa, che deve solo mettere la palla al centro per l’accorrente Lucas Villa.
Gli uomini diretti da Franco Nicola (ex DT Italia) sono padroni del campo, ma dopo aver sciupato un’occasione per portarsi sul 3-0 è l’Universitario che accorcia le distanze con un rigore realizzato da Manuel Amduni. Il gol ridà morale alla squadra cordobese che prima di andare al riposo, sciupa due buone occasioni. Il secondo tempo comincia come era finito il primo, ma al 7’ è ancora il Banco a segnare dopo un corto realizzato da Agustin Cabrera portando cosi il risultato sul 3-1. All’undicesimo però il club Universitario trova il modo di riportarsi sotto con un altro rigore realizzato sempre da Manuel Amduni. I capitolini non ci stanno e continuano a spingere, trovando nuovamente il gol, al sedicesimo minuto, con Lucas Villa dopo una pregevole azione iniziata da Rossi. A questo punto sale sugli scudi Emanuel Falcioni, il portiere del Club Universitario nega il gol 2 volte a Rodrigo Vila e una a Martin Lopez. I gol che non ha potuto capitalizzare il Banco li fa invece la squadra di Guillermo “Willy” Fonseca, che inizialmente accorcia le distanze con Patricio Cappellini (dopo un ottimo scambio con Maximiliano Falcioni) e più tardi trova il pareggio con Enzo Torossi (su corto). Quando mancano 10 minuti, alla fine della partita si è ancora sul risultato di parità, ma al 29’ a rompere gli equilibri ci pensa Rodrigo Vila che porta di nuovo in vantaggio Banco Provincia e al 32 minuto Leandro Deambrosi sigla il definitivo 6-4.

Nella finale (tutta cordobese), per il  terzo e quarto posto, ad avere la meglio è stato il Jockey che ha battuto l’Universitario per 4-2.
LA GARA. Gli uomini di Mariano Gandini aprono subito le marcature con un gol su corto dello specialista Miguel Rivera (3’) e potrebbero addirittura raddoppiare poco dopo con Pablo Dahbar che non riesce a trasformare un rigore. Sullo scadere del primo tempo, Maximiliano Falcioni (33’) trova il momentaneo pareggio, ma sul filo della sirena è Santiago Dahbar a riportare, nuovamente, il Jockey in vantaggio. Il secondo tempo comincia con il Jockey pericoloso e, già al 40’ Andres Rodriguez trova la via del gol con un bel rovescio. Ma questo Jockey non si ferma qui e con Joaquin Coelho si porta sul 4-1. Dopo il Jockey si rilassa un poco e lascia il pallino del gioco all’Universitario, che però non traduce la mole di gioco in occasioni limpide da gol. Solo al 68’ Maximiliano Falcioni trova il gol, ma ormai è tardi e il bronzo prende la strada per Barrio Jardin.

Nella finale scudetto si trovano di fronte le due squadre della provincia di Buenos Aires:  entrambe vogliono arrivare a conquistare il terzo titolo  e per farlo i due allenatori si affidano ai propri talenti, mandando in campo la miglior formazione possibile. Ne esce fuori una finale bellissima con capovolgimenti di fronte continui, ma all’8’ è il Geba a portarsi in vantaggio con Lucas Cammareri. Da lì in avanti gli uomini di Marcelo Garaffo, prendono il controllo del gioco e trovano il raddoppio 10 minuti più tardi con Lucas Argento, lesto a ribadire in rete una respinta del portiere dopo un corner corto. Allo scadere del primo tempo, però, è il Banco Provincia a riportarsi sotto con un corto (lungamente contestato da Geba) realizzato da Lucas Vila con un tremendo drag flick. Si va quindi al riposo sul risultato di 2-1 e con un secondo tempo che promette bene dal punto di vista del gioco. In effetti i ritmi sono ancora più alti, Banco cerca in tutti i modi il pareggio ma la difesa del Geba è attenta e non concede molto. Cosi il Geba (seppur con qualche brivido) riesce a mantenere il vantaggio e a laurearsi per il terzo anno di fila CAMPIONE ARGENTINO.

Domenico Cosentino

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