(di Andrea Scheurer)

La resa dei conti del primo campionato di Elite maschile, stagione 2022/23, è arrivata. Tra domani, sabato 24, e domenica 25 giugno, a Pisa verrà messo in palio l’84esima edizione dello scudetto maschile. Il primo assegnato come Elite. Si parte sabato, alle 18, col match di andata. Domenica, alle ore 10:30, si disputerà il ritorno: la gara sarà trasmessa in diretta su Eleven Sport, con inizio del collegamento alle 10:24.  

 

In campo si affronteranno l’HC Bra, campione d’Italia in carica, e il Tevere EUR, alla sua seconda finale consecutiva della sua storia. La finale, che si disputerà su due partite, è il remake di quella dell’anno scorso che vide trionfare la formazione piemontese. Allora, i gialloneri di Piermauro Chiesa vinsero agli shoot out, dopo il 2 a 2 dei regolamentari, e conquistarono così il decimo titolo della loro storia.  

 

Abbiamo contattato i due CT Piermauro Chiesa, allenatore dell’HC Bra, e Mirko Chionna, allenatore del Tevere Eur, per una breve intervista in vista dei prossimi due incontri decisivi. 

 

Sabato si giocherà il remake della finale dello scorso anno, che partite vi aspettate? 

 

Chiesa: Sarà molto tosta perché la Tevere EUR è una bella squadra. Dobbiamo essere molto combattenti perché sia sabato che domenica saranno due partite dure e dovremo giocare con testa. Io sono dell'idea che se giochiamo come sappiamo giocare noi del Bra, non dico che si vince ma la partita ce la giochiamo. Io spero di vincere perché con tutti i sacrifici che fa la società, giustamente spero di vincerla. 

 

Chionna: Per noi è la seconda volta nella storia, loro sono un bel po’ più abituati di noi a giocare questo tipo di partite. È evidente che ci aspettiamo una partita difficile e sicuramente non siamo i favoriti, anche visto il campionato come poi è andato durante l'anno. Ci aspettiamo una partita complicata: ci abbiamo giocato due volte quest'anno, una volta è andata bene a noi, una volta a loro. Non abbiamo mai avuto la possibilità di giocarci entrambe le partite con la formazione al completo. Vediamo quanto siamo pronti per giocare partite di così alto livello. Insomma ce l’aspettiamo difficile. 

 

Una finale che si giocherà andata e ritorno: quanto conta la prima partita, quella di andata? 

 

Chiesa: La prima partita è la più fondamentale: è quella che dice subito il risultato della domenica. Perché se si vince con un gol o due di differenza, nella seconda partita gli altri saranno costretti a farti più gol per pareggiare la partita e per noi sarebbe un vantaggio. Sabato è la partita più importante tra le due. 

 

Chionna: Sicuramente conta. Può indirizzare l'andamento della finale complessiva insomma può, ma può anche non contare nulla. Dipende veramente dall'approccio che avremo noi per rimanere in partita tutto il tempo, cosa su cui loro sono sicuramente molto bravi. Io credo che il nostro obiettivo sia veramente riuscire ad essere pronti e preparati per giocare la partita per i 120 minuti che ci saranno, non per i 60 di sabato e i 60 di domenica. Così possiamo essere molto pericolosi, anche per una squadra con tantissime esperienza come la loro. La partita di sabato sì conta, ma io credo che in realtà si deciderà domenica.  

 

Cosa può fare la differenza? 

 

Chiesa: Per prima cosa i giocatori, e noi ne abbiamo di forti. Koshelenko, che gioca in nazionale ucraina, Priyesh Bahna che è il capitano della squadra. Il portiere Francesco Padovani, che gioca in nazionale. Questo per citarne solo alcuni. Abbiamo una bella squadra, che ci può permettere di vincere lo scudetto. Sarà poi fondamentale l’approccio alla gara, essere fin da subito concentrati. E soprattutto evitare di prendere cartellini. 

 

Chionna: Nelle due circostanze delle partite che abbiamo fatto contro di loro, nella stagione regolare, la differenza l'hanno fatta gli episodi. A Roma, quando abbiamo vinto noi 3-1, nei primi 10 minuti di partita è andato veramente tutto come avevamo pensato. Siamo andati sul due a zero dopo 10 minuti e la partita è stata semplice. A Bra è successo esattamente l’opposto. La differenza la faranno sicuramente alcuni episodi che possono rivelarsi importanti, come ad esempio i corti. Nel corto loro sono decisamente bravi, quando sono in giornata, noi un po’ meno. Quindi i corner corti potrebbero fare la differenza, sia per noi che per loro.  

 

C'è qualcosa che temete degli avversari? 

 

Chiesa: No temere no. Sono una bella squadra. Hanno un bel gioco di squadra, come noi e ce la dobbiamo giocare. Saranno due partite dure, con due squadre forti che si affronteranno. E poi che vinca il migliore. 

 

Chionna: Sicuramente la loro abitudine a giocare questo tipo di partite. Hanno giocatori che ne hanno fatte decine o centinaia di questo tipo, se non più importanti, e questo condiziona l'andamento della partita. Ritornando alla finale dell'anno scorso la differenza l'ha fatto proprio questo, anche se poi la partita si è risolta agli shootout, quindi decisamente equilibrata. Però devo dire che, specie nell'ultimo quarto di partita, la loro capacità di rimanere tranquilli, di stare sotto pressione, essendo appunto abituati a questo, ha fatto sì che non potessimo vincerla durante i tempi regolamentari. Oltre sicuramente la capacità tecnica, tattica, di tanti giocatori che hanno (e la cosa che ci potrebbe mettere un po’ in difficoltà) è l'esperienza e l'abitudine a giocare questo tipo di partite.  

 

Voi in cosa pensate di riuscire a metterli in difficoltà?  

 

Chiesa: Noi abbiamo una grande variazione di corti, un ottimo gioco e l’attacco. La squadra si è allenata bene, con due settimane di allenamenti intensi per preparare questa doppia sfida e poi vediamo che succederà. 

 

Chionna: Noi abbiamo una squadra giovane, dove ci sono 3 o 4 giocatori di esperienza. Abbiamo tanta voglia ed energia e diciamo anche tante capacità tecniche. Se riusciamo a sfruttare questo, possiamo essere molto pericolosi contro di loro.  

 

 ---

(Nella foto di Luca Padovani tratta da fieldhockeyphotos, un momento della finale scudetto della passata stagione)