Il Cus Torino chiude al secondo posto il campionato nazionale under 14 femminile, superato nella finale che assegna il titolo dal Città del Tricolore, dopo un bellissimo cammino lungo quasi nove mesi.

Le ragazze allenate da Lyudmyla Vyhanyaylo, si presentavano alle finali nazionali dopo una stagione quasi perfetta.

Vinto il proprio girone grazie alla differenza reti sulla Moncalvese, le biancoblu si sono poi aggiudicate anche il primo posto nella finale d'Area (Nord-Oves) battendo prima il Superba in semifinale, e poi ancora la Moncalvese in finale.

Nelle finali di Padova, le cussine vengono inserite nel girone che comprende proprio le padrone di casa del Cus Padova (seconde nel girone Nord-Est) e la Lazio (prima nel girone Centro) e si ritrovano a giocare entrambe le partite del girone il sabato, già consapevoli del risultato della sfida tra le altre due avversarie che vede il Cus Padova superare la Lazio 5-2.

Diventa quindi più che mai decisiva la prima gara del mattino che vede le biancoblu opposte proprio alle patavine.

Avanti 2-0 al termine del primo tempo grazie alle reti di Elena Bisso e Maria Chiara Mulas, le torinesi non riescono a chiudere la gara e nella ripresa vengono messe sotto dalle padrone di casa che a un minuto dal termine accorciano le distanze.

Sembra tardi per un tentativo di rimonta, ma proprio all'ultima azione l'arbitro fischia un rigore in favore del Cus Padova. Lucia Ruffino, portiere biancoblu, respinge il tiro e consegna di fatto la vittoria alle sue compagne.

Questa vittoria consente al Cus Torino di giocare con maggiore tranquillità la gara pomeridiana contro la Lazio.

Nei primi venti minuti, però, sono le romane a tenere in mano il gioco. Fino al gol di Chiara Di Bella che sblocca il risultato e il gioco del Cus. L'allenatore biancazzurro le prova tutte per arginare le torinesi, che però dominano la scena nel finale del primo tempo e in tutta la ripresa, ma sono sempre poco lucide sotto porta.

Il capitano Noemi Di Bella raddoppia e mette in ghiaccio risultato e qualificazione alla finalissima.  

La gara che assegna il titolo vede di fronte al Cus le reggiane del Città del Tricolore, già affrontate e battute dalle torinesi in un torneo amichevole di inizio stagione.

Le emiliane però sono cresciute molto, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista tattico e fanno della velocità un loro punto di forza.

Il Cus però sembra soffrire solo quando il Città del Tricolore si procura i penalty corner. Su uno di questi, le reggiane vanno in vantaggio al 10'. Il Cus Torino non si perde d'animo e prova la rimonta, trovando il gol del pareggio grazie ad un contropiede finalizzato da Elena Bisso.

Man mano che passano i minuti il Cus prende coraggio e si rende ancora più pericoloso, concedendo sempre meno spazio alle avversarie che però nella ripresa passano nuovamente concludendo al meglio un contropiede.

il Cus costruisce palle gol a ripetizione ma non trova il tocco vincente sotto porta, neanche quando, a cinque minuti dal termine, gioca due minuti in superiorità numerica perchè una giocatrice emiliana viene punita con un cartellino verde per una scorrettezza.

A tempo scaduto il Cus può usufruire ancora di tre penalty corner consecutivi, ma nemmeno così riesce a trovare la via del pari e il Città del Tricolore può festeggiare lo scudetto.

In ogni caso una grande soddisfazione per tutta la sezione hockey del Cus Torino che rinvia ancora l'appuntamento con il primo titolo italiano femminile della sua storia, ma che dimostra che il lavoro intrapreso da qualche anno sul vivaio sta portando i suoi frutti.

Resta la gioia di aver lavorato con un gruppo di ragazze fantastiche e dei genitori unici. Un ringraziamento di cuore va anche al Valchisone, società che ha reso possibile tutto ciò grazie ad una collaborazione che ha visto coinvolte anche le categorie Under 16 e Under 19.

(foto e comunicato stampa CUS Torino)