I capitolini, sterili,  senza idee e privi degli attaccanti Palazzo Bloise e Gimondo, infortunati, lasciano per strada altri due punti: questa non è la strada giusta per la promozione in A1.

Roma. E’ stata una partita brutta, quella giocatasi sabato 22/11 al CPO dell’Acqua Acetosa, forse la più brutta giocata quest’anno dalla formazione di Marco Grossi.

La squadra è apparsa senza idee e troppo superficiale e a tratti si è lasciata dominare dai toscani, scesi  a Roma con altro piglio e decisi ad affrontare a viso aperto e senza timori reverenziali una squadra tecnicamente forte e più esperta. Così i ragazzi di Filippo Treno hanno portato a casa un meritatissimo punto impantanando ancora di più le speranze di ritornare nella massima serie dei capitolini.

E’ vero che i romani avevano l’attacco decapitato a causa degli infortuni, ma questo giustifica solo in parte l ‘opaca prestazione, anche perchè il primo tempo era terminato con un rassicurante 2 a 0 a loro favore; l’inspiegabile crollo è avvenuto nella ripresa.

Una partita che sembrava finita” – ha commentato con rammarico Marco Grossi – “Poi una serie di piccoli errori ha portato il Pistoia al pareggio senza che noi riuscissimo a recuperare. Mi viene da pensare che forse, ogni tanto, ci sopravvalutiamo un po’ più del necessario”.

Passiamo alla cronaca. La partenza dei capitolini è fulminea e faceva ben sperare, passano trascorrono solo 42” quando Sergio Herrera parte da metacampo e in solitaria dribblando tutta la difesa avversaria arriva in area e, eludendo anche il tentativo di intervento di Musto, mette alle spalle di questi la pallina dell’ 1 a 0. Il Pistoia reagisce bene alle incursioni dei romani senza timori riverenziali ma senza impensierire più di tanto il quasi inoperoso Lucidi. Al 13^ un’incursione del pistoiese Fedi, a seguito di una punizione battuta dai ventidue, costringe Lucidi ad una mpegnativa parata e sulla ripartenza, Enrico Tto è bloccato da Musto in uscita che mette in angolo. Dal lungo possibilità ancora per Tito che manca l’impatto con la pallina.

Si arriva al 26^ per assistere al primo corner corto della partita e l’unico per il Pistoia: buona l’idea, ma l’attaccante che doveva ricevere la variante non è sulla traettoria della pallina e l’opportunità sfuma.

Al 31^ un filtrante in area dei romani è ben amministrato dal giovanissimo Dodi Marchetti, non nuovo a questo genere di assist, che lo mette al servizio del compagno di turno, Enrico Tito, che con un dritto preciso raddoppia per i suoi: 2 – 0. C’è ancora tempo per vedere Herrera che interrompe un fraseggio toscano e,  presentatosi  davanti a Musto, getta al vento il possibile 3 a 0.

Il secondo tempo è un’altra partita. Forse la certezza del risultato acquisito, forse la mancata umiltà che ha sempre contraddistinto questa squadra, hanno fatto sì che la squadra si è slegata e il

nervosismo, oltre che il Pistoia, ha preso il sopravvento.

Al 1^ Menichini ha la ghiotta occasione per emulare Herrera ma il suo tiro, con Lucidi a terra, finisce a lato da facile posizione, dopo un batti e ribatti davanti all’estremo romano. Al 3^ una bella iniziativa personale di Tito è parata da Musto ma dall’azione scaturisce il primo e unico corner corto per i capitolini; bel tiro di Davide Grossi e strepitosa parata di Musto. Poi si vede in campo un buon Pistoia che mette in affanno la formazione di Marco Grossi tenendo in mano il pallino del gioco per una ventina di minuti. Al 22^ un bel cross di Abad per Di Biagio che manca l’impatto con la pallina di un soffio. Sulla rimessa pistoiese si innesca un contropiede che porta ad un confuso batti e ribatti in area, con la difesa rossonera non immune da responsabilità, dal quale scaturisce il gol del Pistoia siglato da Moncini: 2 – 1.

Butterfly in bambola e, cinque minuti dopo, un’ altra disattenzione difensiva dei padroni di casa porta un cinico Pistoia a punire i romani regalandosi il pareggio con Luca Tolve, il cui tiro è però deviato da un difensore nella propria rete. 

I Capitolini si rendono conto che stanno gettando al vento una vittoria che alla vigilia sulla carta sembrava di facile acquisizione, così tentano di riversarsi in avanti alla ricerca in extremis dei

tre punti, anche per le notizie che giungono da Uras, ma le loro azioni sono confuse e sterili.

Alla mezz’ora, però, vanno vicino al nuovo vantaggio ma l’azione è poco convinta e l’occasione sfuma. Due minuti più tardi Lucidi evita la beffa salvando in uscita su un’incursione avversaria, sarebbe stata una punizione troppo pesante. Poi un traversone di Abad dalla destra non trovando bastoni amici all’impatto si spegne in fallo laterale dall’altra parte del campo.

Un susseguirsi di azioni confuse e prive della necessaria lucidità portano al doppio fischio finale da parte della coppia arbitrale le cui decisioni sono state molto contestate sia da una parte che dall’altra.

A parte la Juvenilia che sta facendo un campionato a sé, dietro, la classifica si è ulteriormente ricompattata e la concorrenza per il secondo posto disponibile per giocarsi i play-off è alquanto agguerrita.

Ci sono circa tre mesi per lavorare e riordinare le idee per ripresentarsi, alla ripresa del campionato, pronti e determinati per aggiudicarsi questa ambitissima possibilità.


HC BUTTERFLY ROMA   -   H.C. PISTOIA     2 – 2     ( 2 – 0)

 

HC Butterfly  Roma:  Lucidi, Curti, Bonanni, Pasqualetti, Grossi D, Di Camillo, Herrera, Abad,

                                            Re Sartò,  Porziani, Marchetti, Albonetti, Cencioni, Tito, Di Biagio.

                                           All.: Marco Grossi. 

H.C. Pistoia                  : Musto,Arcangeli,Barreiros, Braccini,Cioni, Fedi, Giordano, Mascia, Masi,

                                            Menichini, Moncini, Natali, Tejera, Tolve, Vaiani, Vivarelli.

                                            All.: Filippo Treno.

Arbitri:  Sigg.  Amorosini e Marrari.


Ufficio stampa Butterfly