BATTUTA LA FERRINI, ZONA SALVEZZA DI NUOVO RAGGIUNTA
 
 
La Polisportiva Valverde riassapora il gusto della vittoria dopo sei giornate di digiuno, in cui aveva conquistato appena un punto. Di fronte al proprio pubblico, al termine della quarta giornata di Serie A1 maschile di Hockey prato, superata per 2-1 la Ferrini Cagliari, una delle formazioni più attrezzate del campionato.
La zona salvezza. Un grande passo avanti per gli etnei che, con una gara in meno (ancora da decidere il recupero con il Suelli, probabilmente a fine campionato), raggiungono quota tredici punti e scavalcano il Bonomi, adesso penultimo. Sempre più ultimo, travolto per 0-5 nel derby con la De Sisti, il Butterfly Roma, prossima avversarie del Valverde insieme al Tevere nel doppio turno in programma tra sabato e domenica prossimi. Gran parte della salvezza dovrà essere conquistata, come un anno fa, nelle due gare di Roma.
La partita.  Decisivo il primo tempo. Valverde in vantaggio con Sameh Mahmoud, al termine di un’azione prolungata sugli sviluppi di un corto, raddoppio di Walid Mahmoud grazie ad una veloce manovra. Un rigore non concesso a Culoso, al quale viene sbarrata la strada al momento del tiro, ed un corto assegnato alla Ferrini, e realizzato dall’ex Hcu Catania Edris El Sayed, cambia il volto del match. Cagliaritani in avanti per tutta la ripresa e vicini al pari in tante occasioni ma determinante è stato il contributo da parte dell’intero gruppo per scacciare i fantasmi del penultimo posto e difendere la preziosa affermazione con le unghia e con i denti (da applausi alcuni interventi di Guida in porta). Formazione ridisegnata dai tecnici Pacino e D’Agata, che hanno potuto disporre dei rientranti Culoso e Barbagallo (che, da attaccante puro ha agito in mediana), ma ancora alle prese con assenze di rilievo come quelle di Lo Cascio, Ali e Giuffrida (in panchina, dopo una lunga squalifica, si è rivisto l’attaccante Salvo Galvagno, già con i biancorossi nel primo ciclo di A2). Bene Parisi, in posizione centrale difensiva insieme a Lupo, e Sardo, nel ruolo di esterno basso. Euforia al triplice fischio del duo arbitrale Fresta-Marrari e dentro gli spogliatoi ma la permanenza è ancora tutta da conquistare.
“Se avessimo fatto il 3-0 con quel rigore non fischiato a Culoso, parleremmo di un’altra partita – è il commento del tecnico Salvo D’Agata -. Grande sofferenza ma alla fine abbiamo meritato questi tre punti che ci mancavano da tempo e che, almeno, ci rendono giustizia per le sconfitte-beffa delle recenti partite. Classifica alla mano, possiamo fare la corsa non solo su Bonomi e Tevere ma anche su Cus Cagliari e la stessa Ferrini”. Dedica speciale del successo da parte di un rinvigorito Ezio Barbagallo: “A mio figlio Giulio, nato lo scorso 3 marzo”.