Va all’Argentina il “4 Nations” di Santiago del Cile. La squadra di Walter Conna vince 5-3 in finale sull’Italia di Fernando Ferrara e si aggiudica il torneo internazionale (a inviti) organizzato dalla federazione cilena di hockey. Per l’Italdonne un secondo posto e tante indicazioni positive in vista del prossimo (fondamentale) anno di lavoro. Nella finale con l’Argentina (che nel proprio roster contava 9 atlete del giro delle Leonas), “abbiamo iniziato bene; le nostre rivali si sono portate sull’1-0, ma noi abbiamo pareggiato quasi subito” dimostrando buon carattere, dice l’allenatore dell’Italia, Fernando Ferrara. Poi, a sette minuti dalla fine del primo tempo, il clamoroso passaggio a vuoto azzurro: “Abbiamo preso tre gol in tre minuti. Incredibile. Un black out”, prosegue Fernando. Nella ripresa, però, il carattere è venuto fuori nuovamente: “Abbiamo avuto subito una buonissima reazione, segnando due gol e portandoci sul 3-4. Abbiamo anche sfiorato il pareggio a 5’ dalla fine”; più di qualche dubbio anche su un fallo da rigore non fischiato ai danni di Dalila Mirabella, proprio sul 3-4. Con l’Italia in avanti alla ricerca del gol del pari “a 2’ dalla fine, in contropiede, abbiamo subito un corto”, che è stato poi trasformato a tempo scaduto per il gol del definitivo 3-5. E’ stata comunque “una partita giocata fino alla fine e di questo sono contento. Volevamo proprio questo, anche se per un attimo abbiamo pensato che avessimo perso l’occasione - dice l’allenatore dell’Italdonne, alludendo al passaggio a vuoto alla fine del primo tempo - e invece proprio in quella circostanza la reazione è stata incredibile: sul 4-1 era più facile prenderne otto che andare sul 3-4; abbiamo rimesso in piedi la gara” e contribuito a offrire una bellissima e spettacolare finale a tutti i presenti.

Le reti azzurre sono state firmate da Elisabetta Pacella (1-1 al termine di una bella azione corale che ha coinvolto anche Valentina Braconi e Giulia Pacella), da Giuliana Ruggieri (che ha firmato il 2-4 su un rigore concesso sugli sviluppi di un corto) e da Valentina Braconi (a segno per il 3-4 su una variante su corner corto). Quattro gol su corto e uno su azione, invece, per le nostre avversarie.

Il capitano dell’Italia, Chiara Tiddi, è stata votata miglior giocatrice del torneo, “perché è stata apprezzata da tutti, anche se non era al 100%; le ultime due partite ha saputo gestirsi molto bene ed è riuscita a reggere a un buon livello”, dice il suo allenatore.

A torneo concluso, con Fernando Ferrara è possibile tracciare un bilancio di questi giorni in Cile: “Il bilancio è super positivo. Era un torneo difficile, contro squadre forti”, perché l’Argentina aveva “una marcia in più; sono allenate, fanno palestra e lavorano insieme quotidianamente. Appena spingono sull’acceleratore mettono in evidenza una tenuta fisica diversa”, con la quale è dura competere se non ti ritrovi da alcuni mesi. Anche il Cile “era tosto e, fisicamente, in condizioni migliori delle nostre, ma proprio contro di loro abbiamo disputato la nostra miglior partita”.

Nel bilancio di fine raduno Fernando ha visto “un 90% di cose positive e un 10% di cose negative, che sono tutte legate al fatto che non ci vedevamo da sei mesi e che, quindi, facciamo qualche piccolo passo indietro su alcuni aspetti che però non mi preoccupano” continua Ferrara. “Questo torneo mi ha dato grandi indicazioni in vista del futuro e sono ancora più convinto di quello che dobbiamo fare per arrivare competitivi ai nostri obiettivi. Ho avuto tante conferme - prosegue Ferrara - e molte ragazze rinnovano a ogni circostanza la propria maturità”. Non solo miele e zucchero, però: “Ho anche avuto conferme su ciò di cui abbiamo bisogno, sia come giocatrici, sia come preparazione” dice Fernando facendo cenno al “residenziale”: “La preparazione è fondamentale per avere ben chiaro il processo che dobbiamo seguire, a un anno dal febbraio 2015, quando avremo la prima, importante, competizione” del biennio (scarso) che porta a Rio 2016.

Le azzurre stanno già rientrando nelle città di provenienza.