Juan Josè Bazzoni, nato a Tucuman e cresciuto a Cordoba, classe 1959, è argentino di nascita e italiano d’adozione anche perché “mio padre - nato a Verona - dopo la Guerra, come tanti altri connazionali, decise di emigrare in Argentina”.
Juan, invece, ha fatto il percorso inverso e, dalla fine del 1988, vive stabilmente in Italia: “L’occasione arrivò quando passai per l’Italia con il gruppo della Nazionale Argentina che andava al Trophy. Tramite l’hockey sono arrivato a Villafranca e… ci sono rimasto”. Prima come giocatore (due anni) e poi come allenatore. E come allenatore Bazzoni ha vinto, eccome, portando a Villafranca un titolo Indoor maschile nel 1992 e uno storico tris (campionato Indoor, campionato Prato e Coppa Italia) con le ragazze del Mori Villafranca nel 2003/04. Oggi Juan Josè Bazzoni è alla guida della Selezione Under 21 Maschile, impegnata a Lignano Sabbiadoro (Udine) negli Europei Pool B di categoria.

Che gruppo è quello portato qui a Lignano?
E’ un bel mix di atleti con più o meno esperienza; ci sono alcuni ragazzi al limite di età (l’allusione è ai classe ’90 e ’91), ma tutto il resto del gruppo è composto da atleti (classe ’92 e ’93) attrezzati anche per partecipare ai futuri Europei Under 21 che si giocheranno tra due anni.

Come è stata la preparazione, in vista di questo Europeo Pool B?
Abbiamo fatto un concentramento alla fine dello scorso anno, dal 27 al 30 dicembre 2010; sono stati solo tre giorni, ma di lavoro davvero intenso e i ragazzi hanno risposto molto bene. Abbiamo naturalmente dovuto fare una scrematura (rispetto agli atleti convocati) anche in base all’età, preferendo portare quei ragazzi che erano alla loro ultima possibilità con l’Under 21: il gruppo che parteciperà agli EuroIndoor di Lignano è comunque omogeneo e di buon livello tecnico.

Quali sono gli obiettivi di questo gruppo nella competizione?
Io voglio arrivare il più in alto possibile e questo è fuor di dubbio. Poi è naturale che ci siano molte variabili, ma con lo staff - composto da Paride Missiaglia, Davide Giacca, Marco Bianchi e  Alice Zelco - siamo riusciti a creare un gruppo unito e affiatato e questo è un tassello importante in vista della competizione.

Quali sono le squadre da temere di più?
E’ difficile a dirsi, perché si sa poco di alcune Selezioni. Penso che nel nostro girone (il B) la Croazia si presenti con una buona squadra, perché nell’Indoor hanno sempre avuto una certa tradizione. Poi c’è il Portogallo, che viene dal quarto posto nell’Europeo e farà senz’altro bene, mentre dell’Ucraina non sappiamo nulla; è tutta da vedere e questo non significa che sia un vantaggio. Nel Girone A c’è la Danimarca, che  viene dalla Pool A e quindi si presenterà con una squadra decisa a puntare alla risalita nella massima categoria. I posti-promozione in palio sono due e non temiamo nessuno: rispettiamo tutti, ma abbiamo una squadra competitiva e ce la vogliamo giocare.

Chi può essere il giocatore più determinante per l’Italia?
Quello che sarà determinante è il gruppo, non il singolo. E il gruppo si è amalgamato molto bene sin da subito.
jQuery(window).on('load', function() { new JCaption('img.caption'); }); jQuery(document).ready(function(){WfMediabox.init({"base":"\/","theme":"standard","width":"","height":"","lightbox":0,"shadowbox":0,"icons":1,"overlay":1,"overlay_opacity":0.8,"overlay_color":"#000000","transition_speed":500,"close":2,"scrolling":"fixed","labels":{"close":"Close","next":"Next","previous":"Previous","cancel":"Cancel","numbers":"{{numbers}}","numbers_count":"{{current}} of {{total}}","download":"Download"}});}); jQuery(function($){ initTooltips(); $("body").on("subform-row-add", initTooltips); function initTooltips (event, container) { container = container || document;$(container).find(".hasTooltip").tooltip({"html": true,"container": "body"});} });