Tribuna per il portiere Martina Chirico e per Maria Victoria Baetti, con Fernando Ferrara che conferma l’undici iniziale schierato contro la Polonia (gara vinta 4-1 dalle azzurre). E così come contro le europee (con le quali aveva realizzato ben tre reti), anche nella sfida con le africane Alessia Padalino si rivela una straordinaria (quanto efficace) centravanti. Al 4’, infatti, è lei (sugli sviluppi di un corner corto) a realizzare il gol del vantaggio azzurro con un tiro tanto forte quanto preciso, che non lascia scampo a Mariette Rix. Il Sudafrica è la testa di serie n° 1 del torneo e, in teoria, il tagliando per Londra lo aveva già in tasca, in virtù della vittoria nella coppa d’Africa (dove in finale aveva battuto il Kenya), ma la federazione del paese africano ha inspiegabilmente rinunciato alla qualificazione diretta (favorendo, così, l’ammissione dell’Argentina femminile, prima squadra - tra le non qualificate - nel ranking mondiale e quindi avente diritto, secondo il vigente regolamento internazionale), dando forse per scontata una qualificazione mediante il torneo preolimpico. Invece, dopo i due successi contro Polonia e Ucraina, il Sudafrica oggi deve fare i conti con una Italia decisa a giocarsi le proprie chance di raggiungere la finale. Dopo il gol di Padalino, la squadra di Bonnet ha un’occasione immediata, su corner corto, ma la soluzione risulta tanto complessa quanto inefficace. Le africane fanno circolare bene la palla a centrocampo, ma la squadra di Ferrara non lascia metri di campo alle avversarie, che hanno difficoltà a penetrare. Il Sudafrica incassa una lunga serie di corner corti, ma non riesce a sfruttarli, complice (anche) il gran lavoro di Roberta Lilliu (che a fine gara verrà eletta “player of the match”). La ripresa si chiude con il vantaggio azzurro, che Lauren Penny annulla dopo cinque minuti (40’) con un gol su azione: 1-1. Il Sudafrica non domina e l’Italia acquisisce, anzi, metri di campo. Le africane vanno vicino al gol del vantaggio ma colgono il palo e non sfruttano altri corner corti. L’Italia riparte di slancio e negli ultimi scampoli di gara (complice una superiorità numerica) prova a conquistare i tre punti. Un corner corto, concesso sul fil di sirena, porta le azzurre tre volte alla conclusione, ma la difesa delle avversarie regge: finisce 1-1 e l’Italia sale a cinque punti in classifica.

Player of the match, Roberta Lilliu.

Domani, mercoledì, sfida (alle 05:30 italiane) contro l’Ucraina, che oggi ha battuto (non senza sorpresa) il Canada.

ITALIA: Lilliu, Mirabella, Padalino, Bertarini, Ronsisvalli, Gonzales Casale, Ruggieri, Traverso, Braconi, Tiddi (cap.), Wybieralska. Entrati: Lovagnini (15’), E. Pacella (15’), G. Pacella (28’). A disposizione: G. De Guio, M. De Guio. Allenatore: Fernando Ferrara.

SUDAFRICA: Rix, Woods, Marescia (cap.), Chamberlain, Deetlefs, George, Terblanche, Marais, Taylor, Penny, Bright. Entrati: Russell (5’), Myne (8’), Damons (10’), Hubach (14’), Coston (29’). A disposizione:-. Allenatore: Gilles Bonnet.

Marcatori: 4’ Padalino (ITA, cc), 40’ Penny (SUD, az).

Note. Cartellini verdi: 69’ Mayne (SUD)