In attesa delle due partite importanti del torneo, sabato contro la Scozia e domenica contro la Bielorussia, oggi per le azzurre c'è il meritato giorno di riposo, ne approffittiamo e scambiamo quattro chiacchere con Gianluca Briotti e Fernando Ferrara

ferrara_fernando FERNANDO FERRARA
Dopo 3 partite Italia a punteggio pieno, bell'inizio in questa World League e qualificazione al round 2 con due partite di anticipo.
FF -SI decisamente un bell' inizio, eravamo un po preoccupati ,perché non conoscevamo la forza e la forma delle altre squadre ed in parte anche della nostra .Comunque sono contento perché stiamo giocando bene, acquisendo sicurezza ,stiamo crescendo sul piano della costruzione del gioco e speriamo di continuare cosi anche nella fase difensiva. Dopo 3 partite siamo l'unica squadra a non aver subito reti.

SOLO IL 27 GIUGNO la federazione internazionale ha comunicato di spostare ed anticipare il nostro torneo da fine settembre a Vienna a ferragosto a Praga ,come avete vissuto questa assurda decisione?
FF -L 'abbiamo presa con molta ansia e preoccupazione perché ci ha stravolto tutti i programmi e per questo motivo non abbiamo avuto la disponibilità di alcune giocatrici importanti come Roberta Lilliu ed Alessia Padalino a causa di motivi organizzativi di lavoro. Per analoghi motivi non abbiamo potuto contare sulla disponibilità di Chiara Padalino, Martina Lecchini, Matilde Canavosio, Stefania Tosco, Sara Sorial e Valentina Quaranta.

Quindi ci sembra di capire che hai convocato direttamente le ragazze a Praga senza alcun raduno di preparazione.
FF -. Si purtroppo si. Abbiamo cosi deciso in accordo con il Team Manager ed il Presidente di assumerci questo rischio nell'ottica di un congruo risparmio da poter utilizzare in funzione di una ottimale programmazione per il round 2. Oggi possiamo essere più tranquilli, ma sottolineo che presentarsi ad un torneo senza un raduno di preparazione è molto rischioso, proprio per l'impossibilitá di collaudare sul piano tecnico e tattico l'affiatamento tra i reparti e le giocatrici. Fortunatamente abbiamo a che fare con ragazze molto serie.

IL FUTURO DI QUESTA NAZIONALE e di tutte la Nazionali femmimili ? Nonché dell'hockey femminile in Italia ?
FF.- Il futuro di questa nazionale consiste in programmi continuativi,che potremmo realizzare in sintonia con il mio staff e l'esecutivo della Fih. Da parte mia, mi auguro innanzitutto di portare avanti questo impegno nel mio ruolo di Head Coach a 360º,sfruttando la grande possibilità di giocare ai massimi livelli con la Nazionale senior (l'ultima pubblicazione del ranking vede l' Italia al 17º posto) e continuare la crescita delle nazionali giovanili, frutto di un lavoro graduale,progressivo e continuativo che ci ha portato nell'ultimo quadriennio nel settore femminili alla promozione in pool A dell'U16 (quest'anno abbiamo mantenuto la categoria per la prima volta) , alla promozione dalla pool C alla pool B con lU18 e nell' indoor alla promozione dalla pool B alla pool A. Inoltre quest' anno abbiamo sviluppato il PROGETTO GIOVANI AZZURRI che ha avuto molto successo grazie alla partecipazione,al coinvolgimento ed ai sacrifici delle societá, dei dirigenti, degli allenatori e soprattutto dei genitori; ritengo quindi sia indispensabile portare avanti tale progetto come modello per tutto il nostro settore giovanile. I giovani sono il nostro futuro , non dimentichiamolo mai.

GIANLUCA BRIOTTI
briotti

Gianluca Briotti ,preparatore atletico e collaboratore di Fernando Ferrara, provieni da un'altra disciplina. Come ti sei avvicinato all'hockey?
GB - La mia avventura con l'hockey è iniziata nel febbraio del 2009, grazie alla collaborazione tra Fih e l'università di Tor Vergata di Roma.Pur provenendo da esperienze sportive in altre discipline,l adattamento all'hockey è stato molto semplice ,grazie ai consigli dell'Head Coach Fernando Ferrara  ed alla match analysis svolta per mezzo della tecnologia GPS che ho avuto la possibilità di applicare a questo sport col supporto del laboratorio "Carmelo Bosco" dell'università di Tor Vergata; tutto questo che mi ha permesso di stabilire con precisione il modello di prestazione, di identificare quindi le necessitá fisiologiche e cinematiche del giocatore di hockey durante la gara.

Abbiamo visto le ragazze surclassare atleticamente sia Rep Ceca, sia la Francia (squadre molto giovani) qual'é il segreto?
GB - Una volta conosciute le date del torneo, ho inviato programmi di preparazione fisica a tutte le atlete, programmi che prevedevano allenamenti quotidiani: il segreto consiste nell'impegno e nella dedizione che le ragazze hanno messo nell'applicare alla lettera il duro lavoro prescritto.

....avremo la stessa tenuta con Scozia e Bielorussia?
GB - Per rispondere a questa domanda non posso non parlare in maniera tecnica.
I carichi di lavoro svolti a distanza e senza un diretto controllo dell allenamento  non permettono di fare sicure previsioni sullo stato di forma delle atlete.Durante i raduni collegiali infatti c'è la possibilità di monitorare le giocatrici attraverso test di  valutazione metabolica  e neuromuscolare al fine di ottimizzare e personalizzare i carichi di lavoro.



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