L’Italia pareggia 1-1 con la Spagna nei tempi regolamentari e perde 5-4 dopo i tiri liberi nella (sua) seconda partita del Round 2 della World League, manifestazione (organizzata dalla Federazione Internazionale di Hockey) che regala alle prime due classificate il tagliando per il Round 3, aperto (solo) alle prime sedici squadre al mondo. In virtù del risultato di oggi le azzurre conquistano un punto in classifica (alla Spagna ne vanno, invece, due) e, in considerazione degli altri risultati e delle restanti gare di Round 2, mantengono vivissime le possibilità di centrare la qualificazione. Partita fantastica da parte delle azzurre, mai inferiori (tecnicamente o atleticamente) a un avversario che vanta una tradizione nell’hockey su prato ben più radicata e che occupa una posizione di ranking migliore (15 contro 17). Nel primo tempo (chiuso sullo 0-0), il portiere dell’Italdonne, Martina Chirico, ha parato un rigore alla Spagna; nella ripresa Italia in avanti al 53’ con Agustina Di Bernardo (rigore) e pareggio spagnolo a 5’ dal termine. Si va agli shoot-out: qui, parità anche con i primi sei tiri ciascuno. In ultimo è Berta Bonastre Peremateu a regalare la vittoria (ai punti) alla Spagna.

Fernando Ferrara, allenatore dell’Italia, a fine partita mostra soddisfazione: “E’ stata una bellissima partita, perché tutte e due le squadre hanno giocato a viso aperto e senza timori”; ne è venuta fuori, quindi, “una gara molto equilibrata, come noi volevamo”. C’è del rammarico perché l’Italia probabilmente meritava “un po’ di più per il gioco prodotto” e la tranquillità dimostrata nella gestione delle situazioni. Orgoglio, tanto, per “un risultato che ritengo storico, perché l’Italia Femminile non aveva mai pareggiato con la Spagna in un torneo ufficiale, che io ricordi”; un risultato ottenuto mettendo “in seria difficoltà la Spagna” (che qui è padrone di casa) e giocando anche “in inferiorità numerica per dieci minuti a causa dei cartellini subiti, quindi alle ragazze non va che un grandissimo applauso”. Una partita quasi perfetta per l’Italia: “Nei giorni scorsi - prosegue Ferrara - avevamo lavorato in maniera dettagliata su tutte le situazioni di gioco che riguardavano la Spagna: dalle rimesse, ai corti, dalle punizioni, ai lunghi. Abbiamo fatto muro contro muro. E quando si è trattato di proporre gioco siamo stati noi a creare le situazioni più limpide”. Tattica ma non solo: “Abbiamo lavorato anche sulla parte mentale, perché questa è una squadra che ha un valore tecnico e fisico molto importante ma che a volte ha bisogno solo bisogno di acquisire più sicurezza”. La sicurezza si trova proprio in partite come quella di oggi con la Spagna: “Disputare gare così e fare risultato - spiega Ferrara – aiuta la squadra nel proprio percorso di maturazione, perché le ragazze, così, si convincono dei propri mezzi e delle proprie potenzialità” che, come dimostrato oggi, sono di altissimo profilo. Domani, alle 10:30, c’è la gara con la Repubblica Ceca, la squadra oggettivamente meno attrezzata del torneo e l’Italia deve vincere. Sarà interessante, tuttavia, anche assistere alla partita che si giocherà nei minuti immediatamente successivi a quella dell’Italia, ovvero il match tra Spagna e Irlanda, le due grandi favorite della vigilia, in questo Round 2. Un eventuale (e non improbabile) vittoria della Spagna metterebbe l’Irlanda matematicamente fuori dai giochi. E l’Italia, nella gara che chiuderà il torneo, affronterà proprio l’Irlanda. Per Ferrara, la Repubblica Ceca non è un avversario da sottovalutare e, in quest’ottica, il principale nemico dell’Italia, può essere proprio l’Italia stessa: “Dobbiamo dimenticarci di quanto fatto oggi e concentrarci sui nostri avversari di domani”. Per non incorrere in errori “dobbiamo giocare senza rischi e rimanere tranquilli” anche perché la Repubblica Ceca, nonostante non abbia nessun punto in classifica “oggi con la Bielorussia ha tenuto il pari fino a 20’ dalla fine”. Non fa diplomazia, invece, Agustina Di Bernardo, difensore, oggi indiscutibilmente tra le migliori in campo, non solo per il gol: “Io penso che vinceremo sia con la Repubblica Ceca che con l’Irlanda, perché noi siamo un’ottima squadra, che ha voglia di vincere e che vuole di più da se stessa”. Anche per questo Agustina, vincente per natura, parlando della partita di oggi si professa “arrabbiata, perché potevamo vincere nei 70’”; del resto “gli shoot-out sono una autentica lotteria”, ma il difensore della Nazionale (tornata in azzurro dopo un po’ e perfettamente integrata in un gruppo “fatto di belle persone che amano l’hockey e questa maglia”, come dice lei stessa) non nasconde che oggi l’Italia ha comunque “disputato una buonissima gara; siamo state serie e responsabili in campo, come dovevamo. E credo che abbiamo comunque compiuto un passo in avanti importante, in vista della qualificazione”. Ancora una prestazione da copertina pure per il portiere Martina Chirico, che nei tempi regolamentari ha parato un rigore alla Spagna, quando il risultato era ancora sullo 0-0. Lei, scherzando, si sminuisce un po’: “Me lo ha detto Tiddi dove avrebbe tirato”, del resto Chiara, il capitano dell’Italia, gioca in Spagna da diversi anni e conosce bene le nostre avversarie di oggi. “Chiara – prosegue Chirico – mi ha detto che l’avrebbe tirato alto e sono rimasta in piedi il più possibile”. Eppure se a Martina dici che è stata bravissima, lei ti risponde parlando al plurale: “La forza la dà la squadra; il singolo aiuta, ma se non senti il tuo compagno accanto che spinge quanto te, allora può venirti voglia di nascondersi”. Oggi invece “abbiamo giocato la partita che si doveva giocare e che si deve giocare sempre, senza lasciare nulla al caso”.

Domani, sabato 2 marzo, Italia-Repubblica Ceca al campo Betéro di Valencia; in Spagna, intanto, è giunto anche il responsabile del Settore Squadre Nazionali e Consigliere Federale, Enzo Corso, qui (anche) nelle vesti di capo delegazione.

SPAGNA – ITALIA 5-4 (1-1)
Tabellino
:

SPAGNA: Lopez De Eguilaz Zubiria (p), Ybarra Solaun (cap), Lopez Garcia, Bonastre Peremateu, Huertas Soler, Riera Zuzuarregui, Pineiro Mosquera, Gine Patsi, Perez Lagunas, Comerma Broto, Oliva Isern. 
Entrate: Flores Conde (6’), Guajardo Lo Faro (10’), Romagosa Romagosa (10’), Garcia Gallaraga (10’), Pons Genesca (11’), Marana Casado (53’). 
A disposizione: Ruiz Castillo (p).
Allenatore: Adrian Lock.


ITALIA: Chirico (p), Mirabella, Di Bernardo, Bertarini, Ronsisvalli, A. Padalino, Ruggieri, Braconi, Tiddi (cap), Lovagnini, Wybieralska.
Entrate: C. Padalino (17’), Giarrizzo (19’), Gonzalez Casale (22’), E. Pacella (22’).
A disposizione: Sorial (p), De Guio, G. Pacella.
Allenatore: Fernando Ferrara.

Cartellini verdi
: 27’ Chiara Padalino (ITA), 33’ Macarena Ronsisvalli (ITA), 37’ Olalla Pineiro Mosquera (SPA), 48’ Georgina Oliva Isern.
Cartellini gialli: 50’ Chiara Padalino ITA (espulsione temporanea di 5’) per aver deliberatamente buttato via la pallina dopo l’assegnazione di un fallo a un avversario.

Reti (1-1; pt 0-0)
: 53’ Agustina Di Bernardo su rigore (ITA), 65’ Rocio Ybarra Solaun (SPA). 
Shoot-out (3-3; 1-0): per l’Italia in gol, Agata Wybieralska, Alessia Padalino, Giuliana Ruggieri ed errore di Ana Laura Bertarini, e Agustina Di Bernardo; per la Spagna in gol Maria Romagosa Romagosa, Olalla Pineiro Mosquera, Berta Bonastre Peremateu ed errori di Rocio Ybarra Solaun e Lola Riera Zuzuarregui. Negli shoot-out successivi (dove a tirare sono di nuovo le giocatrici del precedente quintetto e la prima squadra che sbaglia risulta perdente) per l’Italia errori di Giuliana Ruggieri e Agata Wybieralska; per la Spagna errore di Maria Romagosa Romagosa e gol vittoria di Berta Bonastre Peremateu. 



La cronaca
. Dopo 2’ corner corto per la Spagna: Chirico para distendendosi a terra. Le iberiche aggrediscono bene gli spazi e riescono, in un paio di circostanze, a penetrare bene sulla destra con Pineiro Mosquera. Al 4’ le azzurre si vedono nei 22 metri avversari, ma la difesa iberica controlla con accortezza. Sono minuti buoni per l’Italia, che alza il baricentro e costringe spesso all'errore la Spagna nelle ripartenze. Al 10' ottimo suggerimento di Alessia Padalino per Giuliana Ruggeri, un po' defilata, ma il portiere spagnolo rimedia in uscita. Al 14' da un push alto di Agu Di Bernardo scaturisce il primo corner corto azzurro. E' la stessa Agustina Di Bernardo a occuparsi dell'esecuzione, ma trova la gran parata del portiere (Lopez De Eguilaz Zubiria) che si distende sulla sinistra. Italia ancora in pressione e Ale Padalino al 16' manca il tocco sotto misura di un soffio. Al 17', complice uno svarione della nostra retroguardia, Chirico è costretta a intervenire di piede sul capitano Ybarra Solaun. L'estremo italiano è ancora super, tre minuti più tardi, su una avanti spagnola. Al 25' splendido spunto di Elisabetta Pacella sull'out sinistro, ma l'attaccante azzurra viene bloccata da un raddoppio della difesa spagnola a un metro dalla porta. Al 27' rigore per la Spagna. Buona l'esecuzione alta di Riera Zuzuarregui, ma Martina Chirico è straordinaria e para con un impressionante allungo sulla propria destra: è ancora 0-0. Al 32' è brava Wybieralska su Garcia Galarraga; il primo tempo si chiude con la Spagna in pressione, ma Di Bernardo giganteggia e si va a riposo in parità. 

I primi 5' della ripresa denunciano un po' di attesa da parte di entrambe le squadre, ma la Spagna cerca, alla lunga, di alzare il baricentro. È proprio in quel momento, però, che l'Italia ha una grossa chance con una ripartenza di Giuliana Ruggieri (43') che cerca sul secondo palo Aldana Lovagnini, la quale manca d'un soffio l'aggancio e la pallina termina a lato di poco.
L'Italia gioca in velocità e ben si comportano Elisabetta Pacella e Chiara Padalino sul versante sinistro. Al 50' si vede la Spagna (in momentanea numerica) ma Chirico controlla. Due minuti più tardi un grande spunto di Ana Bertarini produce un corto; il gran tiro di Agata Wubieralska viene parato sulla linea, ma con un fallo di piede: è rigore. Dell'esecuzione si occupa Agustina Di Bernardo che non sbaglia e al 53' l'Italia è avanti 1-0. La Spagna prova a reagire ma l'Italia non difetta di concentrazione. Un'occasione buona le iberiche la trovano al 55' ma sul forte tiro di Romagosa Romagosa c'è il tocco di Agata Wybieralska, che devia fuori. Al 64' corto Spagna, ma è ancora super Martina Chirico su Rieza Zuzuarreguo. Sugli sviluppi della rimessa, tuttavia, le iberiche siglano il pari con il capitano Ybarra Solaun (65'). Le azzurre non ci stanno e al 67' conquistano, d'astuzia, un altro corner corto: Macarena Ronsisvalli serve Agustina Di Bernardo, ma il suo (bel) tiro viene parato. Finisce 1-1; si va agli shoot-out. Qui i primi 5 tiri finiscono in parità (3-3). I portieri sono efficacissimi a si va in alternanza. Giuliana Ruggieri, in occasione del suo tiro libero, subisce anche fallo da rigore ma la sua esecuzione viene parata dal n° 1 spagnolo. Alla fine è Bonastre Peremateu a trovare il gol partita: la Spagna si impone 5-4 (1-1) e conquista due punti; l'Italia uno, ma pesantissimo.

RISULTATI MatchDay 3 – Venerdì 1° marzo:
Bielorussia – Repubblica Ceca 5-1 (1-0)

Spagna-Italia 1-1 (0-0); 5-4 (4-3; 1-0) dopo gli shoot out

CLASSIFICA dopo il MatchDay 3:

Bielorussia 7, Spagna * 5, Italia * e Irlanda* 3, Repubblica Ceca 0.

* = la Spagna, l’Italia e l’Irlanda hanno giocato una partita in meno

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CALENDARIO GARE

Sabato 2 marzo
:

Repubblica Ceca-Italia (h. 10:30); Irlanda-Spagna – RIPOSA: BIELORUSSIA

Domenica 3 marzo:

Italia-Irlanda (h. 11:00); Spagna-Bielorussia – RIPOSA: REPUBBLICA CECA
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Le prima due classificate si qualificano per il Round 3, aperto alle prime sedici squadre al mondo.
RANKING MONDIALE SQUADRE PARTECIPANTI:

Irlanda (14), Spagna (15), Italia (17), Bielorussia (21), Repubblica Ceca (37).
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(foto: FIH/CC21)

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