Dopo l’amara e immeritata sconfitta nei quarti di finale del Round 3 della World League contro l’Inghilterra padrone di casa (2-3), l’Italia si prepara alla sfida con il Sudafrica, in programma domani, sabato 29 giugno, alle 11:00 italiane. Da domani “comincia un altro torneo fatto di due partite: se le vinciamo siamo quinti e significa che parteciperemo alla World Cup del 2014, che si giocherà in Olanda”, dice Fernando Ferrara. Inutile dire quanto sia importante una partecipazione dell’Italdonne a una manifestazione del genere, ideale prosecuzione di quel percorso di crescita che le nostre hanno intrapreso da tempo e che le ha portate, qui a Londra, a giocare alla pari con le prime squadre al mondo. L’amarezza per la gara di ieri rimane ed è forte; contro il bronzo ai Giochi Olimpici 2012 e squadra n° 4 al mondo, l’Italia ha disputato una partita “da n°1 al mondo, nella ripresa”, dice l’allenatore azzurro, che elogia le sue giocatrici ma mantiene alta la concentrazione, perché da domani si riparte da zero.
“Ieri ci giocavamo l’accesso al Round 4 della World League e l’accesso alla World Cup: con una sola partita si conquistava la partecipazione a due competizioni. Abbiamo giocato bene, ma commesso qualche errore nel primo tempo per mancanza di esperienza nel ritmo di gioco. Dopo, prese le misure, abbiamo fatto sempre meglio e nella ripresa abbiamo giocato da prima squadra al mondo, considerando che l’Inghilterra è vicecampione del Trophy e terza alle Olimpiadi. Mettere sotto una squadra del genere, in casa loro, è una grossa soddisfazione, ma l’amarezza rimane perché siamo andati vicini al farcela ed eravamo convinti di farcela”. In vista del Sudafrica, ora, “parte un altro torneo; finora siamo stati la squadra che, nei quarti di finale, ha messo più in difficoltà la favorita per il passaggio del turno”, infatti i valori espressi dal ranking sono stati rispettati negli altri quarti, con parziali piuttosto ampi, “e siamo anche l’unica delle quattro squadre fuori dalla semifinali ad aver vinto una partita”, ma al di là della vittoria, è il gioco e l’autorevolezza espressa sempre dalle azzurre che sta sorprendendo, qui a Londra: “nel secondo torneo che parte domani, quello per il quinto, vogliamo arrivare primi”. Finora le azzurre hanno affrontato Cina, Stati Uniti, Argentina e Inghilterra, potenze dell’hockey prato mondiale: “Giocare contro le grandi squadre ti fa crescere molto; ti insegna furbizia, testa e fa acquisire esperienza. Vedere, poi, che siamo alla pari con loro infonde grande fiducia ed è da lì che occorre ripartite, per questo importante che la squadra abbia l’occasione di giocare 20 o 30 partite di questo livello ogni anno”. Anche in questa ottica, qualificarsi per la World Cup sarebbe decisivo.
La mattina dopo la partita/beffa con l’Inghilterra “ci si sveglia un po’ arrabbiati ma, passo dopo passo, si deve pensare alla gara di domani, che vogliamo vincere per arrivare a un livello sempre maggiore e perché sentiamo di essere all’altezza”: parola di Macarena Ronsisvalli, due gol qui a Londra (contro USA e Inghilterra), un sorriso che contagia, intelligenza e gran senso tattico in mezzo al campo dell’Italia. Italia che, in questo torneo “è migliorata molto, gara dopo gara, siamo a livello di alcune delle prime otto squadre al mondo e questa è per noi una grande soddisfazione, oltre che il premio per il lavoro svolto”. Macarena, qui a Londra, ha segnato due gol, “in campionato mi capita di segnare su ribattuta da corner corto, come quello di ieri con l’Inghilterra”, più raro vederle fare gol (magnifici) come quello con gli Stati Uniti: “mi sono scoperta capocannoniere della squadra” dice sorridendo. Contro le inglesi, ieri, “ha vinto la squadra che è stata più furba perché han saputo approfittare, con freddezza, di quel minuto e mezzo in cui siamo state distratte. E ci hanno segnato due gol”. Nel Round 3 l’Italia si è rivelata (in positivo) una sorpresa per tutte le rivali, “ma io sapevo che eravamo così forti e che ce la potevamo giocare”. Domani, c’è il Sudafrica: “Non è una rivincita delle qualificazioni olimpiche, ma le vogliamo battere” per la World Cup 2014.
Il capitano Chiara Tiddi ha vissuto fuori dal campo gli ultimi due minuti della gara con l’Inghilterra (quando l’Italia attaccava a testa bassa alla ricerca del 3-3) per una espulsione comminatale dall’arbitro. Impassibile ha accettato il verdetto dell’assistente e continuato a seguire le sue compagne da bordocampo: “Siamo consapevoli che ormai la gara di ieri è storia passata e bisogna andare avanti. Sabato e domenica ci sono due partite importanti e psicologicamente e mentalmente dobbiamo essere forti e libere”. Ieri la differenza, tra Italia e Inghilterra, l’ha fatta “l’esperienza. E per esperienza intendo Olimpiadi, Mondiali e Champions Trophy. Anni e anni a livelli altissimi, cose cui noi stiamo cercando di arrivare e cui, piano piano, arriveremo”. Il Sudafrica, campione d’Africa e n° 11 del ranking mondiale, è squadra che le azzurre hanno affrontato più volte ultimamente: “Sarà dura, loro fisicamente sono forti; in India (alle qualificazioni olimpiche) ce la giocammo alla pari e finì 1-1: scenderemo in campo come abbiamo fatto fino a oggi perché vogliamo vincere”.
I RISULTATI DEI QUARTI DI FINALE:
Argentina-Sudafrica: 3-1 (1-0)
Australia-USA: 4-1 (4-1)
Cina-Spagna: 3-0 (0-0)
Inghilterra-Italia: 3-2 (3-1)
LE GARE DI DOMANI, SABATO 29 GIUGNO (Orario espresso in italiano)
h. 11:00 Italia-Sudafrica (per il 5°-8° posto)
h. 13:30 Spagna-USA (per il 5°-8° posto)
h. 16:00 Cina-Australia (Semifinale)
h. 18:30 Inghilterra-Argentina (Semifinale)
(foto FIH/cc21)
Domani alle 11:00 è sfida con il Sudafrica
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