Stasera alle 21 italiane l’Italia affronta l’Inghilterra in una sfida che vale (per la vincente) il passaggio alle semifinali, la qualificazione al Round 4 di Rosario e quella alla World Cup 2014: una gara che, da sola, schiude le porta ad altre due competizione. Le azzurre lo sanno e lo sanno le inglesi. Tra coloro che hanno raggiunto la capitale britannica per assistere a questa gara (e non solo), ci sono anche alcuni dei grandi protagonisti del Round 3 di Rotterdam, l’altra metà del cielo, giunto a conclusione da pochi giorni. Tra questi, anche Max Caldas, allenatore dell’Olanda dal 2010, venuto a Londra per “curiosare” e “guardare come giocano e si preparano le altre squadre” in vista delle prossime competizioni di cui saranno protagoniste le (sue) atlete arancioni con cui proprio in questa città, meno di un anno fa, Max ha conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi: “Ho visto l’Italia contro l’Argentina e ha giocato molto bene; nel primo tempo credo che abbia giocato meglio dell’Argentina, poi è successo qualcosa all’inizio del secondo, ma se la partita fosse rimasta un po’ di più solo sull’1-0, non so cosa sarebbe successo francamente”.

Le altre gare dell’Italia nel Round 3 “non le ho viste se non in alcuni spezzoni, però ho parlato con Fernando (Ferrara) e mi ha detto di essere contento e felice di come le sue giocatrici stanno giocando”. Nel 2011, a Monchengladbach in Germania (Europeo Pool A), l’ultima sfida tra Italia e Olanda: “Finì 5-1, ma credo che l’Italia, da quel torneo a oggi, sia cresciuta moltissimo. Ha una squadra più giovane e più fresca, gioca molto meglio ed è a un passo da fare il grande salto”. Il quadriennio scorso la squadra che è migliorata di più è stata il Belgio e non è un caso che, poi, si sia qualificata per Londra 2012; per Rio 2016 la sorpresa potrebbe essere proprio l’Italia: “Senza dubbio; se questa squadra ha la possibilità di passare più tempo insieme durante tutto l’anno e di allenarsi questo è molto probabile. Il Belgio, rispetto a Londra, a Rotterdam non l’ho visto giocare bene e se l’Italia continua a fare quello che sta facendo può complicare la vita a molte squadre”.

Caldas ha vinto “un oro olimpico a Londra 2012, oro e bronzo al Champions Trophy e un oro all’Europeo”; un palmares che lo qualifica come uno degli allenatori più vincenti al mondo, alla guida di una delle squadre più vincenti (di sempre) in questa disciplina. Vive in Olanda dal 2010: “In Olanda l’hockey è molto importante è un gran lavoro che ti tiene spesso fuori di casa e lontano dalla famiglia, ma mia moglie è comprensiva” sottolinea Max e non potrebbe essere diversamente, visto che è stata una grande giocatrice di hockey e tra i suoi allenatori ha avuto anche Fernando Ferrara. Caldas e Ferrara sono della stessa generazione e sono stati due fuoriclasse come giocatori di hockey “abbiamo giocato insieme nel Ciudad di Buenos Aires e (meno, ndr) in nazionale. Fernando è un gran giocatore, gigante, enorme e come persona un genio e lo dimostra anche da allenatore. Giocare con lui era facile: io gli passavo la palla e poi a farci vincere ci pensava lui”, conclude sorridendo. In tribuna ci sarà anche lui, stasera alle 21 italiane, ad assistere a Inghilterra-Italia e, anche se non ce l’ha detto, c’è da scommettere che tiferà per le azzurre.

(nella foto, Max Caldas alla testa delle Orange, appena scese dal gradino più alto del podio alle Olimpiadi 2012. Le campionesse olimpiche e il loro allenatore ricevono gli applausi di tutto lo stadio)

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