L’Italia pareggia 2-2 contro la Svizzera nell’ultima sfida del Championship II di Gasawa (Polonia) e chiude il torneo al quinto posto. Il bottino in classifica è di un punto, al pari degli elvetici, ma la miglior differenza reti premia gli azzurrini, che hanno subito ventotto reti in cinque partite ma hanno segnato undici volte; prima dell’ultimo matchday, per avere una idea, basti pensare che l’Italia in questo Europeo aveva segnato lo stesso numero di gol di Polonia e Galles, che non erano a riuscite a segnare sia alla Russia che all’Irlanda, come invece i nostri avevano fatto.

Un tempo per parte, oggi, a Gasawa, tra azzurrini e svizzeri. Nella prima frazione Chiesa (13’) e Ferretti (28’) portano i nostri sul 2-0, comodo e meritato, dopo che nei primissimi minuti la Svizzera su corto aveva messo paura ai nostri. Nella ripresa gli elvetici raddrizzano però il risultato, complice una amnesia di alcuni, fatali, minuti, tra il 43’ e il 47’, quando Wyss-Chodat mette a segno la doppietta che vale il 2-2. L’Italia, ai punti decisamente superiore ai biancorossi, chiude con un autentico forcing che però non regala ai ragazzi di Gianluca Cirilli quella vittoria che, alla luce del torneo, i nostri avrebbero senz’altro meritato.

Un buon primo tempo, poi nella ripresa gli svizzeri sono venuti fuori”, dice Marco Saviatesta, team manager della squadra, “anche se ci sono state occasioni da ambo le parti per vincere e Davide Franzoia ha fatto alcuni interventi di valore, che gli sono valsi, oggi, il premio di man of the match”. 

Questo di Gasawa “è stato un torneo di livello alto per essere una Pool B”, commenta l’allenatore Gianluca Cirilli, “il ritiro di due squadre ci ha dato poi la bella possibilità di giocare con tutte le partecipanti e questo è stato un bene, perché cimentarsi contro Irlanda e Russia, squadre che attualmente ci sono superiori, ci ha fatto crescere”. Nel Championship II si sono “viste cose buone e altre da aggiustare”. Anche come parco giocatori, “alcuni dei nostri sono già attrezzati, altri invece devono ancora crescere. Abbiamo osservato diverse cose e siamo maturati, durante il torneo sia come gruppo che come squadra; anche come tecnica individuale e capacità di capire il gioco e i suoi meccanismi”. Oggi il pari con la Svizzera, che significa quinti posto: “E’ l’obiettivo che ci eravamo prefissati, metterci dietro almeno una squadra. Peccato solo che non sia arrivata quella vittoria che abbiamo cercato fino all’ultimo”. 

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