Gianluca Cirilli, allenatore della nazionale italiana Under 18 maschile, a fine gara evidenzia la “personalità e il carattere d questi ragazzi”. In special modo dopo essere andati sotto di quattro gol “abbiamo preso a giocare, con fiducia. I ragazzi sono stati bravi, nella seconda partita che abbiamo giocato, ovvero quella che è iniziata dall’1-4 in poi”. Da quel momento in poi “in campo c’è stata soprattutto l’Italia. Loro hanno perso un po’ la testa, rimediando molti cartellini e hanno preso a lamentarsi con gli arbitri”, sebbene fosse proprio la Polonia ad aver impostato una gara fisica. Noi invece “siamo stati correttissimi e questo è sinonimo di concentrazione. Quando sei concentrato le cose alla fine vengono”. Domani mattinata di scarico e allenamento nel pomeriggio, con il fresco di questo suggestivo scenario, che ospita il Championship II: “Proveremo a sistemare alcune cose, quello che possiamo”; giovedì, poi, ci sarà il Galles: “Sarà una partita di cuore e di testa, perché i ragazzi hanno le possibilità per giocarsela se entrano in campo con l’atteggiamento che hanno avuto dall’1-4 in poi”.
Soddisfatto della prestazione anche Eugenio Ardito, team manager degli azzurrini: “I ragazzi stanno crescendo a vista d’occhio, mettono partite di livello nelle gambe e iniziano a giocare bene. Oggi hanno mantenuto la calma anche quando il risultato sembrava compromesso dimostrando che credevano nella rimonta”. Ardito evidenzia come Mister Cirilli abbia “indovinato l’innesto di Melegatti a centrocampo, dove ha giocato nel ruolo di mezzo sinistro”. E’ proprio da lì, evidenzia il team manager, “che sono nate le occasioni migliori. Oggi abbiamo potuto contare sui 18 e la squadra si è assestata” Anche Eugenio nota come la Polonia abbia giocato una gara molto fisica, ma questo non ha innervosito i nostri: “Loro hanno preso cinque gialli a testimonianza che li abbiamo innervositi; il gol finale” che ha smorzato le speranze dell’Italia di pervenire al pari “ci può stare per un eccesso di generosità. Stavamo pressando e in quei casi se non pareggi rischi di prendere gol”. Ma è stata grande Italia.