Partita straordinaria, nell’autentico senso del termine, quella tra Italia e Polonia disputatasi nel MatchDay 2 del Championship II di Gasawa. Alla fine vincono i polacchi (7-5) ma quello che succede nei 70’ di gioco è tutto, fuorché ordinario. L’Italia ha una falsa partenza e dopo 12’ si trova sotto addirittura 4-0: in rete vanno Gruszczynski (2’), Wieczorek, Pawlak (10’) e Trojanek 12. Passano alcuni minuti, gli azzurrini prendono consapevolezza di sé e tra il 20’ e il 29’ il risultato è incredibilmente di 3-4 grazie ai gol di Sozzi (21’), Chiesa (26’) e Feretti (29’). Prima dell’intervallo c’è tempo per il gol polacco del 5-3 (Gruszczynski firma la doppietta proprio allo scadere), ma la ripresa non riserva meno emozioni del primo tempo e a 9’ dalla fine, con i padroni di casa avanti 6-5 (Valentino al 44’ e Petito al 59’ hanno, nel frattempo, alimentato una concreta speranza di rimonta per l’Italia), Chiesa deve soffocare in gola l’urlo del 6-6: il suo corto, splendido, è deviato fuori di un soffio dal portiere, in tenuta verde. La Polonia gioca gli ultimi 150 secondi in parziale inferiorità per un giallo a Przywara e il forcing italiano diventa, se possibile, ancora più insistente. Ma a segnare, su una ripartenza, è Patrick Pawlak che al 70’ fa 7-5 ed entra per la seconda volta a referto. I polacchi escono tra gli applausi del pubblico locale, che tributa una ovazione anche agli azzurrini, oggi sì sconfitti, ma autori di una partita che definire di sola personalità parrebbe oltremodo riduttivo. E che giocatori e spettatori difficilmente dimenticheranno.