Vittoria larga per l’Irlanda e sconfitta severa (nel punteggio ma non nelle indicazioni) per l’Italia: finisce 8-2 il match d’esordio degli azzurrini a Gasawa, Polonia, nello Youth Championship II. Va detto che i ragazzi di Gianluca Cirilli affrontavano la squadra favorita per il salto di categoria (e ultima a retrocedere dalla Pool A) e che la punizione, in termini numerici, risulta decisamente abnorme per quanto visto in campo. Discreto l’avvio dell’Italia, che nonostante l’emozione (per tutto il roster azzurro era la prima volta che i ragazzi ascoltavano l’inno in una competizione internazionale) tiene bene il campo, coprendo gli spazi e le ripartenze irlandesi. E’ però proprio da queste (due ripartenze innescate da un errore di rimessa azzurro a centrocampo), che al 20’ e al 21’ arrivano le prime reti in maglia verde (Campbell e Wilkinson) di un primo tempo che si chiuderà sullo 0-3 e che regala a Campbell la gioia della doppietta personale al 29’. Nella ripresa succede un po’ di tutto; l’Italia sigla due reti, con Zoppi (in condominio con Fardellini, autore del tiro) e Ferretti e fallisce pure un rigore con Casalini. L’Irlanda sbaglia meno e in avanti ha talenti di buona tecnica e di (già) discreta esperienza: finisce 8-2.

 

L’Irlanda è indubbiamente più forte e lo ha dimostrato, ma i ragazzi hanno comunque fatto quello che gli era stato chiesto” dice il team manager Eugenio Ardito. “Sapevamo che poteva esserci il rischio di perdere la testa e in alcuni casi abbiamo avuto un calo di concentrazione, però ci sono stati i meccanismi e le manovre corrette; in campo eravamo messi bene e in attacco siamo stati efficaci”. Domani la Polonia: “I ragazzi hanno dimostrato di essere fisicamente in buona condizione. Domani sarà dura, ma non ci tiriamo indietro”. Per Gianluca Cirilli, allenatore degli azzurrini, “Irlanda e Polonia sono le due squadre dalle individualità più forti. Domani andiamo a giocarcela, sapendo che loro sono tra i favoriti e faremo tesoro dell’amichevole fatta con loro prima del torneo e della gara di oggi” che, prosegue il Mister, “nel risultato è severa per quanto fatto in campo da questi ragazzi”. Per i nostri atleti si è trattato “della prima partita internazionale ufficiale” proprio contro la squadra più forte dell’intero lotto delle sei, da tempo insiemem proprio per preparare la risalita dalla Pool B alla Pool A. A proposito, da segnalare che la rinuncia della Bielorussia non ha prodotto solo una rimodulazione del calendario a girone unico ma ha decretato anche che non ci saranno retrocessioni da questa Pool alla C. Nella partita di oggi “abbiamo pagato l’inesperienza, che con un risultato compromesso a volta ti fa perdere fiducia”, eppure i nostri atleti “hanno cercato di giocare la palla fino all’ultimo; l’obiettivo, condiviso con i ragazzi, è quello di crescere, partita dopo partita. Crescere in assoluto, con l’atteggiamento giusto e i giusti comportamenti”. La differenza tra lo giocare in un club e affrontare la prima esperienza internazionale può avere, naturalmente, ripercussioni, “eppure io ho visto un atteggiamento corretto; abbiamo dimostrato personalità contro una nazionale che nell’hockey maschile vale la Pool A; è chiaro che dobbiamo migliorare, ma oggi, nonostante il risultato, abbiamo avuto dei corti, creato molte occasioni e dimostrato personalità; se mettiamo più attenzione in altre situazioni, in special modo in difesa, possiamo crescere come vogliamo. Già dalle prossima partite”.

 

Nella partita di oggi sono stati tenuti fuori due giocatori, Giuliani e Chiesa, per motivi disciplinari: “Un risultato pesante quello dell’esordio - dice il responsabile SSN, Enzo Corso - ma che comunque ha prodotto buoni segnali da parte dei ragazzi, a detta di staff e tecnici”. “Avevamo deciso di lasciar fuori due dei giocatori più esperti, Chiesa del Bra e Giuliani della Roma, e questo purtroppo ha penalizzato in parte la squadra”, prosegue Corso, che precisa: “Le motivazioni dell’esclusione sono da addurre a uno sgradevole episodio che si è verificato nell’ultimo giorno del raduno di Castello d’Agogna, segnalatoci proprio dall’amministrazione comunale, cui si erano rivolti alcuni cittadini del piccolo centro lombardo”. Senza entrare nello specifico “un gruppetto di nostri atleti azzurri ha commesso una bravata”. Una bravata, precisa il responsabile SSN “da ragazzi, ma che non è giustificabile quando si indossa la maglia della nazionale italiana”. Motivo, questo, per cui “in accordo con il manager e i tecnici abbiamo deciso di lasciar fuori i due che si sono autodenunciati per aver commesso il gesto; ma ci aspettiamo, dal resto della squadra, qualcosa di più anche dal punto di vista formale e in parte sostanziale”.

Chiesa (che ha pire dovuto rinunciare alla fascia di capitano, passata a Casalini) e Giuliani torneranno disponibili per la gara di domani con la Polonia.

 

PROSSIMO IMPEGNO U18 Maschile (Gasawa, Polonia):

 

Martedì 9 luglio h. 17:00 ITALIA-POLONIA

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