Cinque reti alla Polonia in finale e l’Italia vince l’Europeo Pool B di Cambrai. Dopo il successo in semifinale ottenuto ieri contro la Francia padrone di casa (2-1), le azzurre non hanno accusato il minimo calo di concentrazione e nella partita di chiusura contro la “sorpresa” Polonia si sono imposte con un risultato netto (5-0), che certifica la superiorità delle azzurre nei confronti di tutte le partecipanti a questa Pool B. Oggi sono andate a segno Agata Wybieralska (due gol in questo Europeo), Macarena Ronsisvalli (quattro reti nelle ultime quattro gare, qui a Cambrai), Aldana Lovagnini, Valentina Braconi (anche lei chiude il Championship II con un bottino di due gol) e il capitano Chiara Tiddi, che dopo il suono della sirena ha firmato (su corto) il gol che la premia per l’ennesimo torneo da incorniciare.
Le azzurre chiudono il Championship II con uno score di dodici gol segnati e appena due subiti. Un +10 in differenza reti merito anche di una super Martina Chirico, premiata a fine gara come miglior portiere dell’intera competizione.
Cinque vittorie in cinque partite di torneo per l’Italia, che torna subito in Pool A dopo la retrocessione di Monchengladbach 2011; Italia che, negli allora Trophy di Roma 2009 e Baku 2005, aveva sì raggiunto la finale, ma si era sempre fermata a un passo dalla vittoria, lasciando alzare il trofeo prima all’Azerbaijan (2005) poi al Belgio (2009). Stavolta no. L’Italia vince un Europeo B nel quale non sono mancate le sorprese, come la finale sfuggita all’Azerbaijan e la retrocessione in Pool C della Russia, ma l’Italdonne di sorprese non ne ha riservata nessuna: da favorita ha giocato e da favorita ha vinto. Sempre. “Vincere aiuta a vincere” - diceva ieri Fernando Ferrara, l’allenatore, a promozione in Pool A acquisita - e con questo sono due i tornei del 2013 (sui tre internazionali disputati) vinti dall’Italia Femminile: il Round 2 della World League di Valencia e il Championship II di Cambrai. Cui va aggiunto l’eccellente Round 3 di Londra, che nei quarti con l’Inghilterra ha visto le nostre uscire contro l’Inghilterra padrone di casa per colpe di certo non proprie.
Oggi l’Italia ha stravinto “perché sapevamo di essere la migliore squadra del torneo e lo abbiamo dimostrato” dice Fernando Ferrara a margine della premiazione, “soprattutto in quest’ultima partita dove” anche nel punteggio si è dimostrata “la differenza che c’era” tra azzurre e rivali. “Oggi le ragazze, giocando senza la pressione della qualificazione ma con la voglia di vincere, hanno fatto uscire alla grande il loro valore”. Oggi a Cambrai c’è stata “una sola squadra in campo. La soddisfazione è tripla, perché ci siamo qualificate, abbiamo vinto la finale e abbiamo giocato in questo modo”. Arrivare a vincere l’Europeo con un filotto di cinque successi su cinque, “significa che siamo in un processo di crescita; significa che c’è una squadra molto determinata che sa dove vuole arrivare”. E questa squadra e il suo allenatore vogliono arrivare “nelle prime dodici al mondo; vogliamo arrivare a giocare un mondiale e partecipare all’Olimpiade”. Non serve nascondersi: “Le ragazze l’obiettivo lo hanno ben impresso; in passato ci siamo andati vicini e ce la siamo giocata, ma forse non eravamo ancora mature. Adesso stiamo dimostrando di esserlo”. Il modello potrebbe essere quel Belgio che nel Trophy 2009 (il Champsionhip II attuale) fu promosso con noi in Pool A ma ci batté 3-2 in finale; da lì, anche da quel successo, le nostre avversarie furono autrici di una crescita costante che le portò a Londra 2012: “Noi dobbiamo entrare in un circuito internazionale e fare attività a quel livello”, prosegue Ferrara; “il modello può essere proprio il Belgio, che è stata l’unica squadra, negli ultimi anni, capace di inserirsi tra le grandi abituali”. Per farlo, però, occorre “un programma mirato e un numero importante di partite ad alto livello”, proprio come è stato in quest’ultimo anno.
Ferrara non intende fare nomi sulle giocatrici che più lo hanno impressionato nel Championship II, “perché tutte hanno dato tanto. Hanno giocato quasi tutte, sono state sempre pronte e hanno dato il massimo senza mai tirarsi indietro, sia chi giocava di meno che chi giocava di più. Tra le ragazze - prosegue Fernando - c’è sana competizione, perché tutte vogliono giocare, ma c’è uno spirito di Squadra, con la “esse” maiuscola: perché sanno che è con la squadra che si vince e tutte si aiutano”.
La Squadra, un concetto di vitale importanza che sottolinea anche il team manager Gianni Rossi: L’Italia è “una Squadra fatta di belle ragazze, brave giocatrici e ottime atlete”. L’Italia è “una Squadra che ha sempre giocato all’insegna dell’umiltà e con il massimo rispetto di tutti gli avversari. Una Squadra caratterizzata da disciplina e rispetto. Una Squadra dove all’ordine del giorno c’è il lavoro, il sacrificio, la fatica, il sudore” continua Rossi, “il tutto sempre abbellito dal sorriso”. L’Italia è “una Squadra consapevole dei propri mezzi, ma con tante ambizioni. Una Squadra guidata da uno staff di altissimo livello, prima durante e dopo la partita. Passione ed entusiasmo sono comuni a tutti” prosegue Rossi, che conclude: “La volontà fa la Squadra forte; questo e lo stile di questa Nazionale”.
EUROPEO CHAMPIONSHIP II (POOL B) femminile CAMBRAI (Francia)
Domenica 28 luglio 2013 (FINALE):
ITALIA-POLONIA 5-0 (2-0)
marcatrici: Agata Wybieralska al 21’ (corner corto), Macarena Ronsisvalli al 29’ (corner corto), Aldana Lovagnini al 43’, Valentina Braconi al 44’, Chiara Tiddi al 70’ (corner corto).
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Le campionesse d'Europa (in ordine alfabetico):
Carolina Armani, Ana Laura Bertarini, Valentina Braconi, Martina Chirico, Marta De Guio, Eleonora Di Mauro, Lucia Gonzalez Casale, Magdalena Gonzalez Casale, Aldana Lovagnini, Dalila Mirabella, Elisabetta Pacella, Giulia Pacella, Macarena Ronsisvalli, Sara Sorial, Chiara Tiddi (capitano), Celina Traverso, Laura Tufano, Agata Wybieralska.
Lo staff - Allenatore: Fernando Ferrara; Assistenti tecnici: Massimo Lanzano e Fabrizio Demarchi; Team manager: Gianni Rossi; Fisioterapista: Davide Giulian; Capo delegazione: Gianni Rossi (consigliere federale FIH).