L’Italia chiude il Championship II di Vienna, Austria, con la quarta sconfitta in cinque partite (la terza consecutiva con cinque reti subite) e, in virtù del 3-5 con il Galles di oggi (per i nostri, doppietta di Manes e gol su rigore di Murgia), si piazza all’ottavo e ultimo posto dell’Europeo B; un risultato che fa retrocedere la nazionale italiana maschile senior nella Pool C dell’hockey europeo, che si disputerà nel 2015.
Un bottino magro (un pari in cinque partite, segnatamente il 3-3 nella partita della fase a gironi con l’Ucraina) che non può evidentemente soddisfare le aspettative, pre-torneo, della Federazione Italiana Hockey e di tutto il movimento hockeystico nazionale: “E’ evidente che questo risultato non era quello che ci attendevamo prima di partire per Vienna – dice Luca Di Mauro, presidente FIH – ma adesso non è il momento di gettare la croce addosso a nessuno. Indubbiamente chi è sceso in campo ha sempre dato quanto poteva, spedendosi per la maglia dell’Italia. Alcuni giocatori, a esempio, non si sono tirati indietro pur in condizioni fisiche precarie, altri hanno forzato il recupero per esserci: insomma, tutti i ragazzi hanno dato il massimo. Così come è indubbio che lo staff abbia lavorato seriamente e che le scelte del settore siano state condivise da me e da tutto il Consiglio federale. Questo Europeo costituisce però un passo indietro rispetto al recente passato e ci obbliga a una riflessione; sicuramente qualcosa faremo per risalire la china e riportare l’Italia alle posizioni che il nostro movimento merita. Nelle prossime settimane, a bocce ferme, analizzeremo meglio il da farsi, insieme al responsabile di settore, con la consapevolezza che dopo una caduta c’è sempre la possibilità di rialzarsi”.
Amareggiato il responsabile del settore squadre nazionali, Enzo Corso: “Sapevamo di partire dal settimo posto (in base al ranking mondiale, ndr) e, quindi, le aspettative reali erano di provare a salvarci. Tutta la preparazione e la scelta dello staff, che avevamo fatto nel 2013, era mirata a questo obiettivo pur sapendo di ereditare una squadra che, di fatto, non esisteva. Nonostante il lavoro effettuato in questi mesi e l’impegno dimostrato da staff e ragazzi, anche in occasione dell’Europeo, ci siamo resi conto di essere troppo indietro. Il risultato indubbiamente ci addolora ma esamineremo a mente fredda la stagione e cercheremo di programmare i prossimi anni con attenzione”.
Onesta l’analisi dell’allenatore Pablo Fernandez: “Non siamo riusciti a rimanere in Pool B e per quello che è stato il nostro livello qui credo sia giusto così”. L’Italia ripartirà dalla Pool C e “l’importante sarà imparare da quanto fatto a Vienna: dagli errori commessi e da quello che abbiamo visto nella preparazione degli altri. Dobbiamo utilizzare questa esperienza per migliorare e arrivare maggiormente prepararti a giocare in competizioni come questa”. In Austria Fernandez ha riscontrato nelle altre squadre “un livello tecnico e fisico superiore al nostro; queste squadre, poi, hanno più esperienza in quanto a partite internazionali e quando si arriva a giocare certe competizioni ciò è molto importante”. Di questo Championship II l’allenatore azzurro è “contento per quello che hanno fatto i ragazzi, che si sono impegnati e hanno lottato. Sempre. Hanno giocato con il cuore. Questo risultato” sebbene amaro, “è il benvenuto solo se ci servirà per migliorare, perché se non leggiamo questa esperienza sotto questo punto di vista, sarà solo una sconfitta fine a se stessa”. Nel 2015 sarà Pool C e “questo è il livello dell’Italia adesso” chiosa Fernandez: “Eravamo appena saliti e non siamo riusciti a confermare la categoria, ma se noi fossimo riusciti a rimanere, il livello sarebbe stato lo stesso perché il risultato di una competizione non cambia il livello che hai”.
Risultati:
Galles-Italia 5-3
Scozia-Ucraina 2-2
CLASSIFICA PER LA PERMAMENZA IN POOL B:
Scozia e Ucraina 5, Galles 4, Italia 1.
ITALIA E GALLES retrocedono alla Pool C 2015.