Troppo forte l'Austria di oggi per l'Italia: a Lousada, nella partita d'esordio degli azzurri nel Round 1 della World League, i nostri rivali si impongono 6-1 ottenendo una vittoria meritata, condizionata dagli 8' infernali sofferti dall'Italia nella fase centrale del primo tempo, che hanno prodotto un passivo di 0-3. Con questo risultato l'Austria si qualifica come prima per il Round 2 che si giocherà nel 2015 negli Stati Uniti. Domani, alle 18:30 italiane, sfida conclusiva tra l'Italia e il Portogallo padrone di casa: chi vince nei regolamentari conquista quei tre punti che significano secondo posto (senza calcoli) e qualificazione per il Round 2 di Singapore (salvo diversa decisione della Internatinoal Hockey Federation nelle prossime settimane).
Francesconi, Zalatel, Rossi, Keenan, Vargiu, Gonzalez, Luca Ferrini, Pretti, Manes, Malta, Corsi: è questo l'undici iniziale scelto da Riccardo Biasetton per il match d'esordio degli azzurri contro l'Austria di Tomas Lankovski. I primi minuti scorrono con un sostanziale equilibrio. Poi i biancorossi (14') trovano il vantaggio su azione con il capitano Benjamin Stanzl e si rendono protagonisti di un momento (poi decisivo ai fini del proseguo della gara) nel quale diventano assoluti protagonisti: al 15' creano un grosso pericolo con un rovescio, poi beneficiano di un corner corto: nulla di fatto. L'Austria peró spinge e legittima la superiorità territoriale di questa fase con il gol di Michael Korper (20'), per cui è un gioco da ragazzi appoggiare in porta l'assist dal vertice sinistro, frutto di un bellissimo spunto in velocità. Gli azzurri sono storditi e nel giro di 60 secondi arriva il terzo gol, stavolta con una pallina proveniente dal versante destro, che Xaver Hasun è bravo ad alzare sotto la traversa. È il 21'. Gli azzurri reagiscono ma il corto di Tommy Keenan (23') finisce a lato di un soffio. Tre minuti più tardi ancora Italia e ancora corto: in un paio di minuti gli azzurri beneficiano di tre corner consecutivi ed è sull'ultimo che arriva il pericolo maggiore, ma il tocco di Daniele Malta sotto porta è alto di un soffio. Ci provano Ignacio Manes e Daniele Cioli, che certificano la voglia dell'Italia di rimettersi in partita dopo quei 480 secondi infernali a cavallo tra il 13' e il 21', ma si va a riposo sullo 0-3. Nella ripresa un corto per parte nei primi minuti non produce nulla se non gli interventi, attenti, dei portieri Enrico Francesconi e Michael Mantler. Al 48' è ancora corner corto per gli azzurri ma la variante non è felice e innesca, anzi, un contropiede che la nostra retroguardia riesce comunque a gestire. Cinque minuti più tardi è poker austriaco, ancora su azione, ancora con Korper: risultato in ghiaccio. I tentativi azzurri si infrangono sui cosciali di Mantler, che a 15' dalla fine para un altro corto ai nostri. Il roster di Lankovski, come sportivamente è giusto che sia, non cede di un millimetro e al 60', su corto, Francesconi e la difesa azzurra evitano lo 0-5 su un pericolosissimo corto. Un salvataggio che è il preludio al gol di Manes, che accorcia le distanze per l'Italia al 62': 1-4. L'Austria però ha in squadra un autentico fuoriclasse: è Korper (già vincitore di una EuroHockeyleague), che prima della chiusura mette lo zampino nel gol del 5-1 di Pit Rudofsky (66'), poi (70') sigla la tripletta personale che fissa il risultato sul 6-1 per l'Austria.
Passivo severo ma domani, per certi versi, comincia (e finisce) un altro torneo e l'Italia lotterà per un risultato ben diverso. Perché l'accesso al Round 2 è ancora tutto da assegnare.

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