Daniele Malta, capitano azzurro, raccontaci brevemente di te

Ho iniziato a praticare questo sport per curiosità in seconda media, quando avevo 12 anni, su consiglio del mio professore di educazione fisica. Prima a livello scolastico e poi con la maglia dell'H.C. Roentgen, ho esordito in serie A2 e in Nazionale under16 nella stagione '97/'98. Dopo una promozione in Serie A1 (99/2000) e diverse stagioni nella massima serie, facendo la prima apparizione in Nazionale maggiore ad un raduno in vista dell'Europeo di Barcellona 2003, sono passato nel '04/'05 ai colori giallorossi dell'H.C. Roma dove, quasi all'età di 31 anni, sto per iniziare la mia 17a stagione da hockeista.

In questi raduni avete giocato molto, contro squadre diverse e di diverso livello, cosa ha funzionato e cosa invece dovete migliorare?

I precedenti raduni a questo primo round di World League sono stati molto utili al nostro staff e a noi giocatori per mettere in pratica quello che il nostro allenatore ci ha spiegato durante le riunioni tecnico/tattiche. Trovarsi di fronte squadre di diverso livello e con modi di giocare completamente differenti, ha permesso alla squadra di adattarsi e di tentare di sfruttare ogni genere di opportunità che l'altra squadra ci offriva, cercando di imporre indistintamente il nostro gioco e tutto ciò che abbiamo provato duramente durante le sessioni di allenamento previste. Questi test match ci hanno fatto prendere sempre più fiducia in noi stessi, evidenziando un buon spirito di sacrificio e una grande voglia nel creare trame di gioco che ci hanno portato spesso e volentieri (anche contro squadre di ottima caratura come le squadre di Bundesliga) a creare situazioni pericolose in attacco. L'aspetto che ci siamo detti di migliorare e che abbiamo ulteriormente allenato a Praga è senza dubbio la fase risolutiva, perchè sappiamo bene che aumentando il livello delle partite che andremo a giocare le occasioni da sfruttare saranno sicuramente più ridotte.

Dopo le belle vittorie in terra ceca contro la nazionale di casa , a che punto credi sia la nostra nazionale?

Dai primi raduni di questa programmazione, ho visto un miglioramento sia individuale che collettivo, e non parlo solo dal punto di vista tecnico/tattico, ma anche per quanto riguarda l'atteggiamento e l'approccio ad ogni singola partita. I ragazzi si sono allenati duramente e, arrivati a questo punto, penso che ci troviamo in uno stato di forma atletico e tecnico soddisfacente, tale da permetterci di affrontare questo round con una certa fiducia in noi stessi. L'unica cosa che reputo potrà fare la differenza, in positivo o in negativo, sarà solamente la testa perchè ci aspettano due finali che non possiamo assolutamente prendere sotto gamba.

Vi siete allenati tutta l'estate per questo appuntamento, avete fatto raduni con trasferimenti in autobus , treni, e mezzi pubblici, quanto ci tenete a questa maglia?

Sappiamo tutti della situazione particolare che c'è in Federazione in questo momento, ma credo che l'attaccamento alla maglia di questi ragazzi non sia mai stato messo in discussione, o per lo meno da parte mia che vivo il gruppo dall'interno. Magari da fuori ci può essere stata qualche critica, giusta o sbagliata che sia, ma il più delle volte è scaturita dai risultati che abbiamo ottenuto sul campo. Ovvio che, nonostante l'impegno e la dedizione che mettiamo sul campo, certe critiche a volte non fanno piacere, ma cerchiamo sempre e comunque di sfruttarle a nostro favore per spronarci ancora di più a migliorare e far sì che tutto il movimento italiano sia orgoglioso di noi. Quello che vogliamo fare con lo staff e gli anziani della squadra è infondere nei nuovi arrivati quel senso di appartenenza alla maglia, perchè, è vero che giocare per l'Italia è una sensazione meravigliosa, ma merita rispetto e grande sacrificio in quanto sappiamo che tanta gente fa il tifo per noi e vorrebbe essere, anche per un solo istante, al nostro posto.

Come capitano sei uno dei giocatori di punta di questa nazionale azzurra, se dovessi indicare le stelle azzurre del futuro che nomi faresti?

Sono una persona che non ama fare nomi perchè rischierebbe di esaltare qualcuno e allo stesso tempo demoralizzare qualcun altro che si sta impegnando a fondo, ma posso dirvi che ci sono ragazzi che negli ultimi 2/3 anni hanno fatto un grandissimo salto di qualità e stanno migliorando ogni volta che abbiamo l'occasione di rivederci durante i raduni. Ma anche se non sarò io a fare i nomi, sono sicuro che sarà il tempo a farli emergere.

Parola di capitano

In bocca al lupo

 

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NazAM

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