Nell’Europeo ‘Championship II’ di Vienna, l’Italia pareggia 3-3 con l’Irlanda rimontando dal parziale di 0-3 di inizio ripresa (a segno Dalila Mirabella, Eugenia Garraffo ed Elisabetta Pacella), vince la competizione e conquista la promozione alla Pool A 2016.

Un risultato, quest’ultimo, già raggiunto nella giornata di ieri, complice lo 0-0 dello scontro diretto tra Irlanda e Ucraina (che le azzurre avevano battuto 3-1 venerdì) e che il 3-3 di oggi con le irlandesi arricchisce di prestigio e sostanza. Un pari in una gara giocata apparentemente senza lo stress del risultato, ma con la voglia di non mollare mai; un pari che consente alle azzurre di vincere la competizione e chiudere da imbattute: questione di mentalità.

Una promozione conquistata sul campo dalla miglior giocatrice del torneo, il capitano Dalila Mirabella (perfetta interprete anche di questo ruolo, oltre che sontuosa giocatrice autrice di cinque, pesantissime, reti) e dalle sue meravigliose compagne, ma anche da Fernando Ferrara e dai suoi colleghi dello staff tecnico, che hanno saputo creare un gruppo perfetto. E vincente. Come un anno fa a Cambrai, in Francia, quando l’Italia si impose - allora vincendole addirittura tutte - con la nostra nazionale maggiore.

Senior, Under 16 e ora anche Under 21: l’Italia dell’hockey femminile conquista la tripla A e si conferma come una delle realtà in maggiore crescita nel panorama hockeystico continentale; e non solo. Un risultato importante, tanto più perché questa squadra era stata inizialmente inserita nella (poi soppressa) Pool C di Lousada, che si sarebbe evidentemente rivelata inadatta (se non addirittura ingiusta) per una nazionale che a Vienna è stata capace di conquistare il risultato più ambito (la promozione) addirittura con una gara di anticipo.
Una squadra forte, che lavora e ha sempre lavorato in linea di continuità con la senior, di cui condivide lo staff tecnico e di cui, per alcuni elementi, è già da tempo serbatoio di fondamentale importanza. Per alcune delle ragazze di Vienna si è trattato dell’ultima esperienza con questa categoria; ora per loro c’è la senior da conquistare, per altre da conservare: l’azzurro è infatti uno stile di vita, un modello. Una seconda pelle; da indossare ogni giorno. Con un merito (pieno) che mai è mancato a queste interpreti: giocatrici nate per indossarla.

Per altre, anagraficamente più giovani, la fantastica possibilità di giocare la Pool A del 2016. Sarà una edizione importante dell’Europeo Under 21, perché ci saranno tutte le ‘big’ che contano e perché consegnerà alle prime classificate la possibilità di partecipare ai Mondiali giovanili che verranno: qualcosa di indimenticabile e di straordinariamente importante nella formazione di una atleta. E, grazie alle eroine di Vienna, l’Italia questa opportunità se la giocherà. Da protagonista.



Con il n° 10, di spalle, Dalila Mirabella, festeggiata dalle compagne di squadra per uno dei 5 gol messi a segno dal capitano dell'Italia in questo Europeo austriaco. Nella foto si riconoscono alcune compagne (anche) nella senior: Giulia ed Elisabetta Pacella (oggi a segno per il gol del 3-3 finale) e Giulia Galligani. Per Dalila Mirabella a fine competizione anche il premio come miglior giocatrice della competizione, assegnatole in base ai voti pervenuti da tutte le delegazioni partecipanti al Championship II di Vienna.

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