Il Portogallo batte l’Italia 2-1 con un gol allo scadere di William Rogerson e centra la promozione alla Pool A 2016. Per gli azzurri (a segno con Tommy Keenan a inizio ripresa) i giochi erano già compromessi in virtù dei risultati delle gare di ieri; per il roster di Riccardo Biasetton c’è la permanenza in Pool B e, in special modo, la consapevolezza di aver giocato un Europeo di ottima personalità, grande equilibrio e di avere una generazione di atleti che saranno sicuro e affidabile serbatoio per la senior del futuro.

 

La gara. Italia e Portogallo si presentano alla sfida con stati d'animo diametralmente opposti. Per gli azzurri la severa sconfitta del giorno prima con una grande Irlanda; per i lusitani la (importantissima) vittoria di misura contro gli scozzesi, frutto di un lampo di William Rogerson a 10’ dalla fine. Risultati che danno motivazioni maggiori ai lusitani, alla luce del fatto che per gli azzurri era auspicabile un pari tra Portogallo e Scozia per rimanere in piena corsa. Solo sulla carta però, perché quando si veste una maglia, che sia di colore azzurro e bianco poco importa, tutti hanno motivazioni quando rappresentano un Paese. E i ragazzi di Biasetton lo dimostrano dal primo all’ultimo istante. Le due squadre peraltro si conoscono: solo poche settimane fa si sono affrontate in amichevole a Barcellona (5-2 per i nostri) e nel giorno antecedente l'inizio del torneo si sono misurate in un mini-test di un tempo circa (2-1 per i nostri avversari).

 

Si gioca su un campo pesante a causa delle forti piogge che hanno costretto a iniziare la partita con un’ora di ritardo. Pronti via ed è l'Italia ad avere la prima occasione buona per sbloccare il risultato: nulla di fatto. Poi è il Portogallo a produrre una serie di lampi, ma Edoardo Testagrossa salva la propria porta e i due corner corti per il team di Mario Almeida non producono effetti: 0-0. La pressione dei padroni di casa si fa però più insistente e così all'ennesimo corner corto concesso dai due direttori di gara arriva la rete (10') di David Franco (0-1). La partita è divertente e non mancano occasioni da gol da ambo le parti, ma Testagrossa da una parte e Magalhaes dall'altra sono operativi ed efficaci. Il Portogallo continua a beneficiare di diversi corner corti, ma la retroguardia azzurra controlla a dovere e si arriva all'intervallo sullo 0-1. Nella ripresa è quasi immediato il pari azzurro (4'), che perviene con il quarto centro nel torneo, ancora una volta su corner corto, di Tommy Keenan: 1-1. L'Italia è in palla, decisamente. E un minuto dopo va vicina a ribaltare il risultato; peccato che la conclusione dei nostri si stampi sul palo. E’ la prima di due buone opportunità di marca italiana, che però non hanno esito felice. Il Portogallo alza il proprio baricentro e replica: arrivano altri corner corti e a metà della ripresa anche i lusitani colpiscono un legno. Sono loro ora che spingono maggiormente, consapevoli che una vittoria consegnerebbe la certezza della promozione in Pool A senza dover attendere l'esito di Irlanda-Scozia. E la vittoria arriva: la firma, oggi come ieri, William Rogerson, che allo scendere fa gioire il Portogallo: 2-1. L'Italia non va in Pool A, ma rimane l'esperienza di un Championship II in cui gli azzurri hanno giocato alla pari in quasi tutte le partite (fa eccezione la giornata storta con l'Irlanda), migliorato il piazzamento di Cernusco 2012 e soprattutto dimostrato di avere dei giovani sui quali è possibile costruire una nazionale del futuro con fondamenta solide, per non dire solidissime. Riccardo Biasetton e il suo staff dicono solo arrivederci a Lousada: è qui, infatti, che si giocherà il fondamentale Round 1 della World League di settembre. Allora sarà la volta della senior, ma non è peregrino immaginare che qualcuno dei ragazzi apprezzati qui in Portogallo venga aggregato a Daniele Malta e compagni.

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