Irlanda straripante contro l’Italia nella prima gara della Pool promozione del Championship II di Lousada. La formazione di Jonathan Caren si impone 9-2 in un gara segnata già nei primi 10’ di gioco. La matematica lascia ancora speranze promozione all’Italia (che domani, h. 14, affronta il Portogallo), ma la differenza reti è significativa e adesso non dipende più solo da noi.
La gara. Irlanda e Italia partono a pari punti (uno ciascuno) nella Pool promozione che comprende anche Scozia e Portogallo, che scendono in campo a Lousada subito dopo gli azzurri. La squadra in maglia biancoverde, però, ha un impatto a dir poco mostruoso sul match, prologo di una gara che gli irlandesi finiranno con il dominare; pronti via e dopo otto minuti i ragazzi di Jonathan Caren sono già sul 3-0, per effetto dei gol di Nick Burns e Owen Magee, quest’ultimo autore di una doppietta: il secondo, di rovescio, talmente bello da spellare le mani per gli applausi. L’Italia accusa il colpo, inevitabilmente; così l’Irlanda continua a governare ampie porzioni di campo: c’è bisogno del miglior Padovani per evitare, su corto, la rete dello 0-4. Poi, il salutare break azzurro con il capitano, Giulio De Vivo, che al 20’ sigla per gli azzurrini la rete dell’1-3. I ragazzi di Riccardo Biasetton si rendono protagonisti di una buona reazione, ma l’Irlanda oggi è semplicemente più forte: e dei nostri e di quanto visto finora in questo Championship II. Un minuto prima del riposo, Simone Wolfe certifica questa autorevolezza: 4-1.
L’intervallo serve a Riccardo Biasettona e allo staff tecnico per riorganizzare le idee e infondere nuovamente fiducia agli azzurri, che al rientro in campo hanno un ottimo impatto e accorciano le distanze quasi subito con un gol su corner corto di Tommy Keenan, al terzo centro per lui nella competizione. Di tempo ce n’è ancora molto e la speranza è che i nostri possano ripetere l’avvio di cui si è resa protagonista l’Irlanda nel primo parziale, ma come detto la squadra di Caren, oggi, non teme nessun rivale, perlomeno tra le squadre presenti a Lousada. E così i verdi dilagano. Non passa granché e Jamie Wright mette nel sacco la pallina del 5-2; poco dopo entra di nuovo a referto Wolfe (6-2). Gli azzurri ci provano a rientrare in gara, anche se è dura; e adesso, in maniera particolare, lo sarebbe per chiunque. Assai efficace un tentativo su corto da parte dei nostri, ma oggi il roster irlandese ha tutti gli elementi su di giri, compreso il portiere jamie Carr: perdura il 6-2 per i nostri rivali. Si dice che l’Irlanda sia terra di celtici, monaci e vichinghi. Ma anche di hockeysti e grazie alla maggiore facilità di penetrazione dilagano ulteriormente con McKee prima e due volte con Burns (su rigore l’8-2), che firma la tripletta personale. Finisce 9-2; l’Italia resta a quota un punto e l’Irlanda sale a 4.
Era ben noto che l’Irlanda fosse la squadra più forte tra quelle presenti a Lousada, ma oggi la squadra di Caren è stata davvero perfetta, in alcuni casi straripante: “Hanno meritato di vincere”, ammette con la consueta sportività il team manager Bruno Ruscello, “sapevamo di giocare contro una squadra più forte, anche fisicamente, ed esperta, ma il loro inizio è stato davvero da grande squadra. Abbiamo affrontato la Spagna - che fa la Pool A - a Barcellona qualche settimana fa e questa Irlanda a mio avviso competerebbe ad armi pari con loro”. L‘Italia è stata molto efficace su corner corto: due gol su appena tre tiri concessi “e questo, insieme alla reazione che abbiamo offerto in certe fasi de match è ciò che ci portiamo nella sfida di domani contro il Portogallo” che attende gli azzurri alle 12, ora italiana.