Dal 25 al 29 giugno prossimi la nazionale italiana maschile Under 16 sarà a Mori per proseguire il lavoro di avvicinamento agli EuroHockey5s, Future Heroes Cup che dal 5 al 9 luglio si terranno a Praga (Gruppo A). Come per la femminile – impegnata a Praga nella stessa competizione, nelle stesse date - vale il principio di ‘qualificazione’ alla prossima edizione (ufficialmente la prima) dell’Europeo di categoria del prossimo anno; che incoronerà una squadra campione continentale: le migliori piazzate (di quest’anno, nei 3 gruppi organizzati dall’EHF) giocheranno nella Pool A dell’Europeo Under 16 di Hockey a 5; le altre in Pool B e C. Da qui il nome “Future” assegnato alla competizione di questa estate.

Ciò premesso, a Mori saranno 23 gli atleti a disposizione dell’allenatore Luca Angius - un numero di unità legato al progetto “Talenti 2020” promosso dal CONI – che con loro lavorerà “su tutte le situazioni di gioco che ci interessano”, salvo poi comunicare agli interessati la lista dei 10 convocati per Praga al momento dello sciogliete le righe (mercoledì 29). Fitto il programma della 5 giorni a Mori: il 27 amichevole con l’Austria (alle h. 19), il 28 triangolare contro Austria e Croazia (a partire dalle 15:30) e il 29 terza gara ancora con gli austriaci: “La Croazia è inserita nel nostro gruppo europeo e sarà un modo per vedere a che punto sono i nostri avversari - dice Angius - che con Repubblica Ceca e noi sono tra i favoriti per la vittoria finale”. Già, perché a Praga si andrà “per vincere, ma anche per far crescere un gruppo di ragazzi che potranno, insieme ad altri inserimenti, rappresentare il futuro del nostro hockey”. Intanto Luca sa di avere a disposizione un bel gruppo, “già dallo scorso raduno si sono comportati molto bene e sono affiatati. Qualcuno si conosceva mentre gli altri hanno cominciato a farlo. Sono atleti molto disponibili ed essere chiamati in raduno è stata per loro una grande motivazione”. Un aspetto importante, quanto quello messo in evidenza successivamente: “Li ho visti nelle finali giovanili e hanno dato più di altri, forse anche per mettersi in mostra”. Questo è positivo. “Hanno fatto delle ottime finali; tutti, tra Under 16, Under  18 e Under 21 (l’allusione è chiaramente a tutti coloro che hanno preso parte ai territoriali) hanno offerto un livello buono e ciò fa ben sperare: tenere un ritmo e un livello alto” aiuta il percorso di crescita.

Con Luca Angius c’è “uno staff completo e di livello, molto buono e con molta esperienza”. (Suoi) assistenti sono Elia Zorzan e il fratello gemello, Stefano, già insieme (come vice di mister Cirilli), l’anno scorso a Calais: chissà che l’accoppiata non porti bene anche a Praga. Del resto entrambi, da allenatori giovanili, hanno un curriculum mica da ridere: per rimanere solo alla stagione appena conclusa, Luca con la sua Amsicora ha conquistato lo scudetto Under 21; Stefano, con l’Under 16 dell’Hockey Bonomi, ha fatto addirittura doppietta: campioni d’Italia di categoria sia nell’Indoor che nel Prato. 

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