Finisce 2-5 il primo (di tre) test tra Italia e Argentina. A Roma, presso il Centro di Preparazione Olimpica "Giulio Onesti", la nazionale italiana femminile di hockey su prato, allenata da Fernando Ferrara e numero sedici al mondo, gioca ampie porzioni di gara alla pari con quella sudamericana, numero tre al mondo, argento olimpico in carica e governata in panchina da Santiago Capurro. Vittoria meritata per le Leonas - che capitalizzano al massimo un secondo quarto giocato in modalità World League (competizione che per loro comincerà due settimane prima di noi) - ma tante, tante buone indicazioni dalle azzurre (a segno con Socino e Wybieralska) per nulla intimidite di fronte ad avversarie di tale blasone e bagaglio tecnico: "Oggi abbiamo giocato bene, ma domani vogliamo fare meglio" dice a fine gara Fernando Ferrara. Oggi festa pre gara per le 50 presenze in azzurro di Agata Wybieralska e le 100 di capitan Chiara Tiddi, le quali hanno ricevuto un mazzo di fiori dal presidente federale Sergio Mignardi. Domani (martedì 2 giugno) si replica, sempre al Giulio Onesti (ingresso libero), sempre alle 18:30.

LA GARA. Ferrara comincia con Chirico tra i pali e (in ordine di maglia) Traverso, Braconi, Ronsisvalli, Mirabella, Socino, capitan Tiddi, Lovagnini, Wybieralska, Ruggieri e Casale. Nel corso della gara, però, troveranno spazio tutte le diciotto (Schinoni a parte) inserite a referto dal mister dell'Italdonne, che (delle 20 convocate) lascia in tribuna Maria Emilia Donati e Giulia Galligani.

Santiago Capurrro risponde con Succi, il capitano Rodriguez, Cavallero, Rebecchi, Merino, le due Habif (Agustina e Florencia), Sanchez, Barrionuevo, Gomez e Sruoga. Anche in questo caso (e nel giro di due tempi) tutte le diciotto del roster sudamericano (portiere escluso) troveranno impiego.

Al 9' primo pericolo per la porta azzurra, ma Martina Chirico sbroglia, da terra, una situazione complicata e vanifica il tentativo di Carla Rebecchi di arginare l'estremo difensore azzurro. L'Italia gestisce bene il possesso della pallina e non soffre particolarmente le avanzate argentine: il primo tempo si chiude 0-0, con Josefina Sruoga fuori gli ultimi due minuti per un verde comminatole da Pietro Galligani, arbitro dell'incontro insieme a Francesco Marrari.

Al 4' del secondo parziale l'Argentina passa in vantaggio, legittimando una leggera superiorità territoriale: Carla Rebecchi si dimostra la fuoriclasse ben nota anche da queste parti. E lo confermerà (di nuovo) di lì a breve. Tre minuti più tardi, infatti, viene concesso il primo corto della gara. E' per le Leonas e se ne incarica proprio lei, Rebecchi: l'esecuzione è perfetta e vale il 2-0.

Passa un minuto e la reazione dell'Italia è magnifica; Vale Braconi esercita il tiro da buona posizione e la parata di Belen Succi pare perfetta. Sulla ribattuta, però, c'è Mercedes Socino che va a segno e accorcia le distanze: 1-2. La partita, dopo un primo tempo di sostanziale studio, è intensa, intensissima. Le Leonas non arretrano di un solo centimetro e al termine di una combinazione tra Rebecchi e Delfina Merino firmano il 3-1 dopo solo un paio di minuti (26'). Prima della fine del secondo quarto c'è tempo per un altro corto argentino, concesso dopo un bello spunto sulla sinistra di Pilar Romang, appena rientrata da un verde: Rebecchi trova l'angolo, ma anche una superba Chirico che manda le squadre al riposo sul 3-1.

Dopo la (più lunga) sosta di metà gara, al rientro in campo il ritmo lo fa l'Italia, brava a vanificare (36') un corto della solita Rebecchi con la solita Chirico. Al minuto 41' il portiere dell'Italdonne nulla può, però, su Agustina Albertario, che firma il poker per le vice campionesse olimpiche in carica: 4-1, risultato con cui si va all'ultimo riposo. Nella ripresa arrivano il 5-1 di Martina Cavallero (50', su passaggio perfetto di Rebecchi, che si fa quasi metà campo per recuperare una pallina che pareva persa) e un corto argentino (56') vanificato dalla nostra retroguardia. Un minuto dopo, primo corto della gara per l'Italdonne, che Agata Wybieralska trasforma con un tiro potente che piega il bastone delle avversarie. Sessanta secondi dopo Aldana Lovagnini avrebbe l'occasione per accorciare ulteriormente le distanze, ma la numero 18 azzurra scivola al momento del tiro. Finisce così, 2-5, con l'Argentina che ha dimostrato (qualora ce ne fosse stato      bisogno) di essere "realmente" una delle primissime squadre al mondo e l'Italia che ha saputo contenere bene le avanzate di alcune delle più forti giocatrici in questa disciplina, ma anche far male nelle circostanze in cui si è trovata a tu per tu con Belen Succi.

Gli shoot out di allenamento tirati successivamente hanno determinato il risultato di 3-1 per l'Argentina.

Italia e Argentina si affronteranno nuovamente al “Giulio Onesti” (campo 5) alle ore 18:30 di domani, martedì 2, e giovedì 4 giugno 2015. L'ingresso è libero.

 

ITALIA-ARGENTINA 2-5

ARBITRI: Galligani e Marrari

MARCATRICI: Rebecchi (A) al 19' e al 22' su corto, Socino (I) al 24', Merino (A) al 26', Albertario (A) al 41', Cavallero (A) al 50', Wybieralska (I) al 57' su corto.

ITALIA: Chirico (p), Traverso, Braconi, Ronsisvalli, Mirabella, Socino, Tiddi (c), Lovagnini, Wybieralska, Ruggieri, Casale.
ENTRATE: Nogueira (8'), Pacella (9'), Di Mauro (11'), Lecchini (11'), Garraffo (11'), Aguirre (36').
A DISPOSIZIONE: Schinoni (p).
ALLENATORE: Fernando Ferrara

ARGENTINA: Succi(p), Rodriguez (c), Cavallero, Rebecchi, Merino, A. Habif, F. Habif, Sanchez, Barrionuevo, Gomez, Sruoga.
ENTRATE: Albertario (8'), Ortiz (8'), Romang (9'), Toccalino (10'), Cedres (24').
A DISPOSIZIONE: Muttio (p).
ALLENATORE: Santiago Capurro


Merino, oggi a segno

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