Da domenica 3 (con una parte delle azzurre in volo il giorno successivo, lunedì 4) a venerdì 8 maggio, la nazionale italiana femminile di hockey su prato, impegnata nel progetto residenziale “Road To Rio”, è di scena ad Hannover per disputare tre partite amichevoli contro la Germania, campione d’Europa in carica. Un avversario, come di tutta evidenza, di primissima fascia e numero 6 del ranking mondiale. Una nazione, la Germania, dove l’hockey è realtà consolidata e che di tanta popolarità gode a punto tale da indurre il comitato olimpico nazionale a far di una hockeysta (medaglia d’oro ad Atene 2004) la portabandiera (flagbearer) agli ultimi Giochi Olimpici di Londra. Allora a Natascha Keller (che poi venne in Italia per disputare alcune partite di campionato con l’HCF Villafranca) fu riservato il più grande onore cui uno sportivo possa ambire: guidare la delegazione del proprio Paese a un’Olimpiade, di fronte (cosa non secondaria) a una platea di miliardi di telespettatori.
Italia e Germania disputeranno tre partite, nelle giornate di lunedì 4, mercoledì 6 e giovedì 7 maggio. Le azzurre (Fernando Ferrara ne ha convocate 18, la lista è in coda) ci arrivano in piene forze; nemmeno le forti piogge romane dei primi due giorni della settimana corrente hanno influito sul lavoro del gruppo, che ha continuato regolarmente gli allenamenti programmati sul campo 5 del Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti, casa del residenziale azzurro.
“Per noi si tratta di un bellissimo test – dice l’allenatore azzurro, Fernando Ferrara – che fa parte del nostro processo di crescita”. Nel 2015 l’Italdonne ha giocato (e vinto) il Round 2 della World League in Uruguay, poi ha affrontato l’Irlanda e ora la Germania. E a fine mese (a Roma) riceverà la visita delle Leonas argentine, numero 3 al mondo: “Sfrutteremo ogni partita al massimo per testare la condizione” dice il mister azzurro, “contro una squadra top” come è la Germania. Queste partite, internazionali e con squadre il cui livello è tale da non meritare ulteriori appendici, sono necessarie per avere “conferme, aggiustare dove necessario” e dare qualche ulteriore indicazione prima di “programmare l’ultimo periodo, che riserva le partite con l’Argentina”; partite che precedono di poche settimane la nodale semifinale di World League di Londra, città nella quale le azzurre, nei giorni antecedenti il via alla competizione, affronteranno in amichevole Nuova Zelanda e India.
Per quanto riguarda il gruppo, “è unito e lavora molto seriamente; siamo soddisfatti di questo, perché tutte si danno molto da fare. C’è un costante miglioramento dal punto di vista fisico, anche in palestra e in relazione ai carichi che le ragazze riescono a sostenere. Pure i test” effettuati da Gianluca Briotti e Davide Giulian danno risultati “sempre in crescita”.
In Germania Ferrara e le azzurre si aspettano “di fare una bella figura. Siamo pronti e vogliamo dimostrare a noi stessi di essere all’altezza di giocare con una squadra top” dice Fernando, che precisa: “A parte le gare in Sudamerica con l’Argentina, non abbiamo ancora mai giocato contro squadre al top. Questa è la prima occasione. L’obiettivo è la prestazione e ci dobbiamo focalizzare sul fare quello che abbiamo provato negli allenamenti”. Trasferire quanto fatto in allenamento è naturalmente decisivo e “serve alle giocatrici come esperienza, sia dal punto di vista del gioco che del ritmo. Ed è importante” contro avversari di questo calibro “saper gestire i vari momenti della partita”.
L’Italia lavora sodo. E bene. E le altre? Le cosiddette squadre top “fanno in media 35-40 partite internazionali di alto livello all’anno. Noi ne stiamo facendo molte e la preparazione è buona; ci alleniamo a livello delle altre”, che però, va detto, hanno giocatrici che in taluni casi “lo fanno da dieci anni”. Particolarmente affascinante (e per certi versi indicativo) il torneo che un pugno di giorni fa si è tenuto in Nuova Zelanda e che ha visto partecipare, oltre alle padrone di casa, Giappone, Cina, Corea, Argentina, India, Australia e Stati Uniti; “il Giappone ha poi fatto due partite con Gran Bretagna e tutte comunque continuano a giocare molte partite”. L’Italia ha cominciato a farlo e i risultati, incoraggianti, sono sotto gli occhi di tutti gli appassionati. Anche oltre confine.
Questo l’elenco delle 18 azzurre che saranno impegnate nei test con la Germania:
Costanza Aguirre (centrocampista/difensore), Valentina Braconi (attaccante), Marcela Casale (centrocampista), Eleonora Di Mauro (attaccante), Maria Emilia Donati (portiere), Eugenia Garraffo (attaccante), Martina Lecchini (centrocampista/attaccante), Aldana Lovagnini (centrocampista); Dalila Mirabella (centrocampista); Florencia Nogueira (centrocampista), Giulia Pacella (attaccante), Giuliana Ruggieri (attaccante), Natalia Schinoni (portiere), Mercedes Socino (centrocampista), Chiara Tiddi (difensore, CAPITANO), Celina Traverso (centrocampista); Macarena Ronsisvalli (centrocampista, VICE-CAPITANO), Agata Wybieralska (difensore).
Allenatore: Fernando Ferrara.
Il mister azzurro, Fernando Ferrara, sembra indicare la strada da seguire per raggiungere la qualificazione ai Giochi Olimpici di Rio 2016.