Dopo i due raduni romani delle ultime settimane (31 gennaio-4 febbraio e 12-15 febbraio) e i test con Francia, Nardeen e Schaerweijde, l’allenatore della nazionale italiana maschile di hockey su prato Riccardo Biasetton, ha diramato la lista dei 18 convocati per il Round 2 della World League di San Diego (USA) cui l’Italhockey parteciperà dal 28 febbraio all’8 marzo prossimi, insieme ad Austria, Canada, Cile, Irlanda, Russia, Trinidad & Tobago e ai padroni di casa degli Stati Uniti.

Nello stilare la definitiva lista dei 18, Biasetton ha dovuto anche affrontare (a monte) un problema relativo ai ‘convocabili’: “Quest’anno, avendo impegni così prolungati, abbiamo registrato molte indisponibilità” dice il mister azzurro, riferendosi a giocatori “importanti come Manes, Carta, Gonzalez, Pretti e Melato” che non hanno potuto aderire (in questo momento) per motivi legati a “studio, lavoro o infortuni. Rinunciare a cinque-sei sei giocatori di questo calibro, atleti che hanno costituito l’ossatura della squadra negli ultimi due anni, non è facile”. Si tratta comunque di giocatori che “recupereremo dopo la World League”. Biasetton e il suo staff, come detto in altre circostanze, hanno osservato il campionato italiano “per vedere cosa proponesse di nuovo; e l’inserimento di Da Gai è proprio figlio di questo”. Oltre a Luca (che in azzurro ci torna, portando in dote anche la sua esperienza internazionale degli anni passati) c’è da registrare l’inserimento “di Chiesa, un classe ’95: questo dà continuità al lavoro fatto con l’Under 21”. Proprio in questa categoria Biasetton ha puntato forte negli ultimi raduni e non solo: “Con i ragazzi” giovani avevamo “parlato chiaro; loro hanno bisogno di fare esperienza, ma purtroppo alcuni giocano poco nel proprio club (Valentino, HC Bra), altri” solo “in A2” (Zoppi e Pagliara, CUS Pisa). Si tratta “di giocatori di talento e speriamo che abbiano più chance di giocare ad alto livello. Quando c’è una possibilità, però, per noi è importante portarli in prima squadra e provarli, anche se non sono ancora pronti”. L’innesto degli Under 21 è tanto più importante, in occasioni come i due recenti raduni romani, in quanto “diamo loro l’occasione di crescere e conoscere un gioco di un livello più alto” anche perché “con le poche risorse non riusciamo a organizzare raduni di categoria”. Proprio questi giovanissimi , peraltro, “si sono integrati benissimo nei sistemi di gioco nonostante la loro inesperienza”. Fatta la lista è inevitabile chiedersi dove possa arrivare l’Italia a San Diego, ma per rispondere è necessario partire da quanto visto al campo nel raduno concluso giusto ieri: “Ho ben osservato la squadra in questi tre giorni”, mentre va detto che “le gare giocate con la Francia, le abbiamo disputate venendo da un periodo di inattività,” dice Biasetton. E questa osservazione fa dire al mister azzurro che i 18 giocatori selezionati sono atleti “che hanno caratteristiche umane particolari; lo hanno dimostrato in occasione della partita vinta 1-0 contro lo Schaerweijde”, contro cui l’Italhockey ha vinto 1-0 il secondo test - chiuso (quindi) con la porta inviolata - “dopo i 6 gol del giorno prima. Sono ragazzi che hanno le giuste caratteristiche per cambiare atteggiamento e gioco personale, se questo serve al bene della squadra”.

Il 23 febbraio gli azzurri partiranno alla volta di San Diego dove sono stati già “fissati degli slot di allenamento” e dove “il 26 disputeremo una amichevole con il Canada”. In quei giorni “effettueremo lavoro atletico, per portare avanti la fase di velocità e rapidità, ma anche per sistemare quelle cose che non abbiamo fatto in questi giorni” romani, come lavorare “sulle palle ferme e sui corti, in attacco e in difesa”.

Poi, il 28, prenderà il via la competizione: “Il ranking parla chiaro, noi arriviamo lì come ultimi, ma io ho sempre detto, e sabato lo abbiamo dimostrato battendo una squadra di prima divisione olandese, che possiamo competere”. La Francia, avversario dell’Italia di due settimane fa, a esempio, “ha giocato tre volte con l’Irlanda, trovando una vittoria, un pari e una sconfitta”; significa che “dobbiamo capire se possiamo ridurre il gap con le altre, come forse avremmo potuto fare con la Francia se fossimo stati più allenati: ridurre il divario e fare qualche gol. Noi dobbiamo provare a competere con chiunque e conquistarci credibilità internazionale e questo lo fai solo con i risultati”, il che non significa semplicemente trovare una “vittoria”. Ma piuttosto  far sì che tutti sappiano “di aver lottato con l’Italia: quello sarà il primo risultato”, conclude il mister azzurro.

A seguire l’elenco completo  degli atleti convocati (con ruolo e anno di nascita) per il Round 2 della World League di San Diego (USA). Il capitano è Daniele Malta della De Sisti Roma: 

Chiesa Nicolas (centrocampista, 1995), Cioli Daniele (attaccante, 90), Corsi Andrea (attaccante, 91), Da Gai Luca (centrocampista, 87), De Vivo Giulio (centrocampista/difensore, 93), Dussi Lorenzo (centrocampista, 89), Ferrini Giulio (attaccante, 92), Ferrini Luca (centrocampista/difensore, 90), Francesconi Enrico (portiere, 92), Keenan Thomas Patricio (difensore, 94), Malta Daniele (CAPITANO - attaccante, 83), Montone Juano (centrocampista, 86), Montone Julian (attaccante, 90), Nunez Agustin (attaccante, 85), Padovani Francesco (portiere, 94), Rossi Telemaco (difensore, 92), Vargiu Andrea (difensore, 89), Zalatel Martin (difensore, 81)

Allenatore: Riccardo Biasetton

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