Cile e Italia impattano 0-0 nella seconda amichevole del Manquehue di Santiago, disputata nella notte (italiana) di lunedì 12 gennaio. Azzurre in crescita (nella condizione e nella gestione della gara), a tratti evidentemente superiori, ma non abbastanza incisive sotto porta, nonostante le 22 entrate nell’area cilena, a fronte delle 14 prodotte dalla squadra di Ronald Stein: “E’ stata una buona partita, equilibrata come sempre; – dice l’allenatore della nazionale italiana, Fernando Ferrara, evocando anche oggi lo storico (in bilico) delle sfide tra queste due selezioni  – rispetto alla prima gara ho visto molti passi in avanti dal punto di vista del sistema difensivo, a partire dal blocco. Abbiamo recuperato palla già dalla prima linea, a centrocampo e in difesa. Non abbiamo avuto problemi in questo senso” e, sostanzialmente, l’Italdonne non ha consentito alle sudamericane di creare grandi problemi alla porta difesa da Martina Chirico. Per quanto concerne la costruzione del gioco “le intenzioni sono state buone e abbiamo giocato bene: ci è mancato solo il gol”. Ma Ferrara naturalmente non si accontenta: “Considerando le statistiche, oggi siamo stati in area molto più di loro”, senza riuscire tuttavia a sbloccare la gara; segno che è necessario “lavorare negli ultimi metri. Dopo aver recuperato palla, una volta entrati in area, dobbiamo ancora affinare qualcosa”. Per il mister azzurro occorre pure migliorare “sui corner corti. Ne stiamo tirando molti”, qui a Santiago, “e per adesso ancora non abbiamo segnato”. Il bicchiere però è mezzo pieno: “Sono più soddisfatto di ieri, perché stiamo facendo progressi e stiamo percorrendo la strada giusta, in special modo dal punto di vista dell’atteggiamento. Le ragazze hanno messo tutto in campo e piano piano stiamo crescendo”. Nelle prossime ore (a Santiago il fuso è duecentoquaranta minuti indietro rispetto all’Italia) le nostre svolgeranno un defaticamento guidato e stasera non è in agenda nessuna partita. Cile e Italia si affronteranno altre due volte mercoledì e giovedì, in entrambi i casi con inizio alle 19 locali (le 23 italiane). Venerdì 16 l’Italia volerà alla volta di Buenos Aires dove le ventiquattro atlete del residenziale si tratterranno tredici giorni, nel corso dei quali sosterranno doppie sedute di allenamento quotidiane (condite da lavoro in palestra) presso l’impianto del Club Ciudad de Buenos Aires (CCBA) e presso il Centro Nacional De Alto Rendimiento Deportivo (CENARD). Il 29 volo diretto per Rosario dove, in cinque giorni di permanenza, le azzurre affronteranno (tre volte) l’Argentina, argento olimpico in carica. Dopo un ulteriore passaggio a Buenos Aires (4-9 febbraio), da martedì 10 la nazionale italiana sarà a Montevideo: qui, dal 14 al 22 febbraio, si svolgerà il quarto di finale della Hockey World League, che vedrà le nostre esordire contro le padrone di casa dell’Uruguay, in un torneo che prevede la partecipazione (anche) di Messico e Repubblica Dominicana (inserite nel nostro girone), Azerbaijan, Francia, Trinidad e Tobago, Kenya. Pure il Cile, avversario di questi giorni delle azzurre, si sta allenando in preparazione al Round 2 della World League. Le sudamericane sono iscritte al torneo di Dublino (14-22 marzo), che ammette Irlanda, Austria, Bielorussia, Canada, Turchia, Lituania, Ucraina.


Santiago (Cile). Agata Wybierlaska (foto FIH), pilastro della nazionale italiana: nemmeno lei, su corto, è riuscita a sbloccare il risultato e a consegnare alle azzurre la prima vittoria nella serie.

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