Prima sconfitta per la Nazionale Femminile di Hockey su Prato, nella “cinque giorni” di raduno al Centro di Preparazione Olimpica Acqua Acetosa, propedeutico al Round 2 della World League di Valencia, al via lunedì 25 febbraio. Dopo i due pareggi contro Scozia e Klein Zwitserland (entrambi per 3-3) l’Italia è uscita battuta nel secondo test amichevole con le scozzesi (1-2), con cui domani mattina le azzurre effettueranno una ulteriore amichevole, l’ultima, prima di partire alla volta della Spagna; domani sarà anche il giorno in cui l’allenatore Fernando Ferrara scioglierà le riserve sulle convocate per il Round 2; infatti solo 18 delle 20 atlete in raduno faranno parte della spedizione dell’ItalDonne. In relazione alla partita di oggi, dopo una prima fase appannaggio della Scozia, nel primo tempo l’Italia ha preso in mano il pallino del gioco e dimostrato una certa supremazia territoriale, concretizzata dall’1-0 siglato da Alessia Padalino, con una magia sottomisura (14’). La prima frazione si concludeva con l’Italia in vantaggio, ma entrambe le formazioni dimostravano poca concretezza nello sfruttare i corner corti concessi: un leit motiv che si riproporrà anche nella seconda porzione di gara. Nella ripresa, ancora Italia in avanti e corner corto non concretizzato; dal mancato 2-0 arrivava il pari della Scozia (43’); poi, ancora corner corti da una parte e dall’altra, ma una volta le (attente) difese, altre volte l’imprecisione dei tiratori lasciavano il risultato sull’1-1. Fino al 60’ quando la Scozia, proprio su corner corto, siglava il 2-1. L’Italia chiudeva in avanti e beneficiava di tre corti consecutivi (alla fine saranno dieci quelli totali  per le azzurre), che però non trovavano buona sorte. Domani si proverà a fare meglio.

La squadra comunque ha giocato bene, specialmente nel primo tempo”, dice Enzo Corso, responsabile federale del Settore Squadre Nazionali, “ma deve trovare il modo di riuscire a sfruttare i corner corti che gli vengono concessi. Finora questo è stato un grande limite e, prima di Valencia, dobbiamo sicuramente migliorare, perché senza segnare i corti a hockey non si fa molta strada”, confessa Corso. “La preparazione, per il resto, sta andando avanti molto bene; anche oggi le ragazze meritavano di più e la squadra ha accusato il fatto di aver giocato gli ultimi 20 minuti in dieci (a causa di una espulsione, ndr)”. Disputare quasi un terzo di gara con una giocatrice in meno, per certi versi “è stato un utile allenamento, anche nell’eventualità che una situazione simile si presenti a Valencia; comunque l’Italia ha retto bene anche in dieci e questo è significativo”. In conclusione Corso dichiara di essere “ottimista in vista della partenza per Valencia; sono convinto che nei giorni che ci separano dal 25 febbraio, data di inizio del Round 2, lo staff sarà in grado di recuperare il gap che c’è nei corner corti d’attacco”.

(foto FIH/Paolo Giorgini)

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