Chiusura al quinto posto, per l’Italia, nel Championship II di Cernusco (Milano). In pool A vanno Austria e Polonia, le due squadre che gli azzurrini di Gianluca Cirilli hanno incontrato sul proprio cammino, nella prima fase del torneo; le uniche con le quali l’Italia è incappata in sconfitte, in un torneo che, invece, nelle altre tre gare, ha visto sempre i nostri vincere (contro Bielorussia, Svizzera e Repubblica Ceca).
Il bilancio dell’esperienza per il Mister è ”sicuramente positivo. L’obiettivo di partenza era la salvezza, che era per noi obbligatoria, ma non scontata.  Poi, quando si gioca, tendi sempre ad alzare l’asticella e ad arrivare il più in alto possibile”. Tra i motivi di soddisfazione “le tre vittorie nel torneo, con squadre di livello e, alla fine, il fatto che abbiamo perso solo con le nazionali che hanno centrato la promozione in Pool A”. due gare nelle quali l’Italia non ha sfigurato per niente, anzi: “Con entrambe abbiamo giocato per ampi tratti alla pari, se non meglio. Facendo spesso la partita”. Con l’Austria “abbiamo pagato l’esordio e il fatto di non esserci misurati, prima, in competizioni internazionali”. Alla fine “con un pizzico di fortuna avremmo potuto giocarci la finale per la promozione in Pool A, perché di certo non siamo stati fortunati”. E il pensiero e la testa vanno inevitabilmente al gol annullato con la Polonia “e alle tante occasioni prodotte, che non siamo riusciti a concretizzare prendendo (nello specifico, proprio con i polacchi, ndr) gol sul rovesciamento di fronte”. Tuttavia “partendo da un collettivo che non aveva mai lavorato insieme e che si è trovato per la prima volta, insieme, a Cernusco, possiamo essere contenti di quanto abbiamo fatto e guardare con ottimismo al futuro”.

Emblematico del buon torneo degli azzurri, il premio di miglior giocatore assegnato a Mattia Melato: “Il suo è un trofeo meritatissimo – dice Cirilli – è stato bravissimo sia come giocatore che come capitano, ruolo che ha interpretato davvero bene”. Mattia è reduce da una esperienza all’estero, nella massima divisione spagnola, “dove ha avuto modo di crescere ulteriormente sia dal punto di vista tecnico che umano”, prosegue il Mister, “perché vivere da soli a distanza di migliaia di chilometri da casa aiuta a prendersi quelle responsabilità che poi si vedono anche in campo”.
Gianluca Cirilli, ora, si concentrerà sulla World League maschile, che nella seconda metà di settembre (dal 25 al 30) vedrà l’Italia in corsa, a Lousada (Portogallo) per strappare uno dei tagliandi necessari ad essere ammessi al Round 2: “Stiamo già lavorando in quel senso e faremo quanto dobbiamo per centrare l’obiettivo che ci siamo prefissati”, conclude un determinato Cirilli.
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